Elmgreen & Dragset (nati rispettivamente nel 1961 a Copenaghen, Danimarca, e nel 1969 a Trondheim, Norvegia) sono un duo artistico con base a Berlino, attivo dal 1995. La loro pratica affronta i temi dell’identità e dell’appartenenza, esplorando ciò che accade quando gli oggetti vengono riconfigurati e ricontestualizzati e quando le convenzioni espositive dell’arte vengono messe in discussione.
Il duo ha presentato mostre personali in alcune tra le più importanti istituzioni internazionali, tra cui il Musée d’Orsay (2024), l’Amorepacific Museum of Art (2024), il Centre Pompidou-Metz (2023), la Fondazione Prada (2022), il Nasher Sculpture Center (2019), la Whitechapel Gallery (2018) e l’UCCA Center for Contemporary Art (2016). Nel 2009 hanno ricevuto una menzione speciale alla 53ª Biennale di Venezia per The Collectors, la mostra che occupava congiuntamente i Padiglioni Nordici e Danesi.
Elmgreen & Dragset sono noti anche per le loro opere pubbliche di grande scala, tra cui Van Gogh’s Ear (2016), una piscina verticale a grandezza naturale presentata dal Public Art Fund al Rockefeller Center di New York, e Prada Marfa (2005), una replica di una boutique Prada collocata lungo la U.S. Route 90, nel deserto del Texas. The Hive (2020), un paesaggio urbano capovolto in scala reale, è esposto al Moynihan Train Hall di New York. Il duo ha inoltre vinto il concorso indetto dal governo tedesco per la realizzazione del “Memorial to the Homosexuals Persecuted under the National Socialist Regime”, inaugurato nel 2008 nel Tiergarten di Berlino. Nel 2025, K-BAR (2024) - un bar dedicato all’artista Martin Kippenberger - è stato installato nel cuore della Khao Yai Art Forest in Thailandia.
Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, Elmgreen & Dragset sono stati finalisti dell’Hugo Boss Prize del Guggenheim Museum di New York (2000) e vincitori del Preis der Nationalgalerie all’Hamburger Bahnhof di Berlino (2002). Nel 2012 sono stati selezionati per la Fourth Plinth Commission di Trafalgar Square, a Londra. Nel 2015 hanno ricevuto il titolo di dottori honoris causa dalla Norwegian University of Science and Technology, nel 2020 il B.Z.-Kulturpreis a Berlino e nel 2021 il 14° Robert Jacobsen Prize della Würth Foundation.