Lawrence Weiner (1942 - 2021) è nato nel Bronx, NY, e ha vissuto e lavorato a New York City e Amsterdam. Alla fine degli anni Sessanta ha abbandonato la pittura per adottare il linguaggio come materiale principale. Il suo lavoro successivo ha modificato il modo in cui pensiamo alla produzione artistica, alle modalità di presentazione e alla ricezione finale di un'opera d'arte. Weiner ha esplorato queste possibilità per oltre cinquant'anni. Il suo lavoro è ampiamente accessibile, come dimostrano i manifesti, i libri, i film, le edizioni e le installazioni pubbliche che ha prodotto durante la sua vita.
Nel 1969 Weiner ha pubblicato una dichiarazione d'intenti:
1. L'ARTISTA PUÒ COSTRUIRE L'OPERA
2. L'OPERA PUÒ ESSERE FABBRICATA
3. L'OPERA NON DEVE ESSERE COSTRUITA
A PARITÀ DI CONDIZIONI E COERENTEMENTE CON L'INTENTO DELL'ARTISTA, LA DECISIONE SULLE CONDIZIONI SPETTA AL DESTINATARIO IN OCCASIONE DELLA RICEZIONE.
In questa sintesi collaborativa dell'opera, che si manifesti fisicamente o meno, le opere di Weiner possono essere presentate in un luogo specifico ma non sono create come tali. I suoi materiali e la loro presentazione formale in musei, gallerie, case e spazi pubblici variano. Le opere appaiono su una moltitudine di superfici, dai muri alle scatole di fiammiferi ai tombini, alle spille e alle magliette, parlate o cantate. La stessa opera può apparire in formati diversi per quanto riguarda la collocazione, il colore, il carattere, il formato e la scala e con testi, ad esempio, dipinti, stampati, stencilati o in vinile. Il lavoro di Weiner continua a sconvolgere la nostra nozione di uso, autorialità, esposizione e materiale dell'arte.