Works on Paper
La galleria Massimo De Carlo è lieta di inaugurare la nuova stagione espositiva con una personale di Carl Andre. La mostra è la prima rassegna esaustiva in Italia delle opere su carta dell’artista, lavori composti di poesie scritte a macchina che precedono e anticipano la pratica scultorea di Andre, offrendo la possibilità di comprendere più intimamente la sua sfera intellettuale.
Gli scritti su carta sono alcuni dei primi lavori di Carl Andre, che iniziò a produrli alla fine degli anni ‘50; in mostra ci sarà una selezione di opere datate dal 1958 al 1963, un periodo in cui l’artista visse a New York e condivise il suo studio con Frank Stella. Lunghe una o più pagine, tutte le poesie sono state composte con una macchina da scrivere manuale e possono essere lette come dei disegni o declamate ad alta voce.
È già possibile riconoscere in queste poesie le più importanti intuizioni estetiche e concettuali di un artista oggi riconosciuto per aver creato un nuovo linguaggio nella scultura: la radicale importanza della ripetizione nella pratica artistica e l’idea di utilizzare materiali già esistenti, tagliarli e ricomporli. Andre affermava spesso di tagliare i testi come il legno, o di battere i tasti della macchina da scrivere come un martello che scendeva su un foglio.
Entrando nella stanza, lo spettatore incontra una serie di poesie che giocano con la categorizzazione, l’alfabetizzazione e la fluidità dei modi di lettura e visione. Ogni poesia si concentra su un tema diverso che varia da eventi storici ed esperienze personali, alla tavola periodica degli elementi. Queste poesie, le quali sono state scritte su una macchina da scrivere, sono opere che variano tra il 1958 al 1963.
Il muro di sinistra è dedicato a cinque singole opere che alternano stile e ritmo nella loro struttura compositiva. Tra una poesia e l’altra, sono presenti due collage che forniscono approfondimenti sul gusto impeccabile dell’artista nella giustapposizione dei colori. Entrambe fanno parte di una raccolta di primi lavori di cui sono rimasti pochi esempi.
La parete centrale di sinistra contiene un polittico di undici pagine, intitolato Three Sachem. Ogni pagina contiene una sequenza di termini in relazione ad una guerra tra capi Nativi Americani, altrimenti noti come ‘sachem’, e le colonie della Nuova Inghilterra nel tardo XVII secolo.
Il muro sulla destra mostra un polittico di ventisette pagine, assemblato in linea retta orizzontale. L’opera si concentra sull’evento storico dell’assassinio del 35° presidente degli Stati Uniti: John F. Kennedy. La pagina iniziale del polittico contiene due date: il 22/11/1963, la data dell’assassinio, e il 30/11/1963, il giorno in cui l’artista ha preso una serie di estratti da articoli di giornale.
Entrambe le opere mostrano l’interesse e il fascino dell’artista per la storia americana e la fauna sociale della sua era.
La mostra sarà un’occasione unica per vedere opere che raramente sono state esposte insieme e sono state parte di una celebrata retrospettiva itinerante partita dal DIA nel 2014 e passata per il Reina Sofia, l’Hamburger Bahnhof, il Musée Moderne de la Ville de Paris, e il Los Angeles MoCA. Parte dei lavori sono esposti presso la Chinati Foundation di Marfa, Texas e lo Stedelijk Museum possiede una collezione significativa di questo corpo di opere. La Tate Gallery di Londra ha attualmente in corso un progetto di riorganizzazione di queste opere in un catalogo ragionato.
Artista
Carl Andre (Quincy, Massachusetts, 1935 – New York, 2024) ha vissuto e lavorato a New York.
Andre è stato uno degli artisti più influenti della sua generazione, noto per aver ampliato i limiti concettuali della scultura. Mentre condivideva uno studio con Frank Stella a New York, all'inizio della sua pratica artisica, Andre iniziò una delle sue prime serie di opere composte, ovvero delle poesie dattiloscritte. Queste poesie usavano parole e lettere come fossero materiali scultorei, che venivano spesso raccolte da giornali e altre forme di letteratura. Queste opere hanno anticipato la pratica dell'artista come scultore e prefigura le sue sculture del primo piano: sia le opere su carta che le successive sculture dimostrano l'importanza della ripetizione nella pratica dell'artista e la sua predilezione per la riappropriazione dei materiali esistenti, tagliandoli e ricomponendoli.
Le opere di Andre fanno parte delle collezioni museali di tutto il mondo: Tate Modern, Londra; Centre George Pompidou, Parigi; Collezione Peggy Guggenheim, Venezia; Museo Reina Sofia, Madrid; Stedelijk Museum, Amsterdam e MoMA, New York.