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Wordnonpseudo

Date
17.09.2015 | 07.11.2015
Location
Massimo De Carlo, Milano
File
OTHER

La galleria Massimo De Carlo inaugura la nuova stagione espositiva 2015-2016 con la mostra dell’artista americano Tony Lewis.

WORDNONPESUDO è la prima esposizione personale di Tony Lewis in Italia: la ricerca dell’artista è incentrata sulla relazione tra la semiotica, il linguaggio e l’universalità e crea una narrativa che oscilla continuamente tra la storia e l’autobiografia.

Il titolo WORDNONPSEUDO è una non-parola, costruita dall’artista per definire il ruolo del linguaggio nella dinamica dell’esposizione, un neologismo che può essere separato in tre distinti vocaboli: “word”, “non” e “pseudo”. Mentre una parola, nel parlato o nello scritto, è un elemento preciso e con un significato definito, una non-parola è un gruppo di lettere senza una precisa forma, che non significa niente. Una pseudo-parola, invece, è in bilico tra le due: è un’unità di parola o scrittura che sembra essere un termine con un significato, ma che in realtà non vuol dire niente.

Nella prima sala della galleria, lo spettatore è invitato a confrontarsi con i Gregg Shorthand Drawings*, che sono liberamente basati su parole, non-parole e pseudo-parole. Ogni micro-gesto all’interno del disegno corrisponde a un fonema che, una volta combinato con altri fonemi, crea una parola (o non-parola o pseudo-parola) o più precisamente crea una concatenazione di segni fluidi.

I Wall Drawings nella seconda sala della galleria sono basati sul best seller Life’s Little Instruction Book di H. Jackson Brown. Pubblicato per la prima volta nel 1991 il libro è composto da una serie di regole, consigli e osservazioni basati sul buon senso che hanno l’obiettivo di incoraggiare i lettori a vivere una vita piena e gratificante. Durante gli anni il libro è stato ristampato in varie edizioni e in ognuna di queste l’autore ha aggiunto consigli e suggerimenti ricevuti dai suoi lettori. Questo processo ha fatto sì che il libro sia diventato “la materializzazione dell’ubiquità del senso comune americano”, come commenta l’artista Tony Lewis.

I Wall Drawings sono in sospeso tra senso e non-senso, tra autorità e banalità. Le opere di Lewis sono una di fronte all’altra così da poter dialogare tra loro e da creare significati molteplici, composti di parole di circostanza e segnali di banale ignoranza, quasi assimilabili a una non-parola.

L’uso della non-parola enfatizza la negazione del linguaggio, diventandone protagonista. L’incapacità di penetrare lo schema sulla carta e di riconoscerne segno e suono corrispondente non è un fallimento, bensì l’accettazione dell’assenza di un significato linguistico. I Brick Walls Drawings, una serie di lavori installati per la prima volta in questa forma, sono anch’essi frutto di una riflessione sul linguaggio generato dal Life’s Little Instruction Book. In questa serie di opere di Tony Lewis la rappresentazione del paesaggio urbano è in sospeso tra figurazione e astrazione. Questi disegni in grafite che sembrano rappresentare dei muri di mattoni, infatti, funzionano come una metafora dell’impenetrabilità del linguaggio: l’aggressività visiva dell’iconografia del muro restituisce la negazione del linguaggio e la cancellazione di ogni possibile empatia tra gli esseri umani.

* Il Gregg Shorthand, inventato nel 1888, è il sistema di stenografia più diffuso negli Stati Uniti, che funziona mediante la registrazione e la trascrizione della fonetica delle parole in una scrittura formata da linee e figure ellittiche.

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Tony Lewis

Tony Lewis è nato nel 1986 a Los Angeles. Attualmente vive e lavora a Chicago.


La pratica di Lewis si concentra sulla relazione tra semiotica e linguaggio per affrontare temi sociali e politici come la razza, il potere, la comunicazione e il lavoro. Lewis crea disegni utilizzando grafite, matita e carta, mezzi che l'artista usa per tracciare e sviluppare narrazioni astratte e riflessioni sulla nozione di gestualità. Spingendo i confini del disegno e le possibilità dell'astrazione, l'artista espande l'uso del "materiale" nel linguaggio. Come ha affermato Melissa Chiu, direttrice dell'Hirshhorn Museum: "Lewis si è rapidamente affermato nel mondo dell'arte contemporanea formando un vocabolario visivo distinto che integra poesia e testo con le proprietà dell'astrazione. I suoi disegni monocromatici attingono a varie fonti visive e scritte, che vanno dal personale al politico. Separando, riordinando e cancellando il testo, sposta il modo in cui ci muoviamo attraverso il linguaggio per aprire nuove e inaspettate letture".


Lewis ha partecipato all'iterazione 2014 della Whitney Biennial presso il Whitney Museum of American Art di New York, NY ed è stato il destinatario del 2017-2018 Ruth Ann and Nathan Perlmutter Artist-in-Residence Award presso il Rose Art Museum della Brandeis University, Waltham, MA.