Stone Video Rubbing Wire 01

Stone Video Rubbing Wire

Date
28.11.2013 | 18.01.2014
Location
Massimo De Carlo, Milano
File
OTHER

La galleria Massimo De Carlo è lieta di presentare Stone Video Rubbing Wire, una nuova grande mostra personale dell'artista americano Matt Mullican. Stone Video Rubbing Wire presenta una sintesi della cosmologia creata da Matt Mullican a partire dagli anni settanta, un’enciclopedia per immagini composta da segni, diagrammi, pittogrammi e simboli che rappresentano idee astratte e sintetizzano l’intero universo oggettivo e soggettivo. L’artista americano porta a Milano un’opera monumentale del 1987 formata da 40 lastre di granito (Stone dal titolo della mostra) e una nuova serie di tele realizzate con la più antica tecnica di riproduzione dell’opera d’arte, il rubbing (Rubbing dal titolo della mostra). Con queste nuove opere Matt Mullican rappresenta i cinque mondi che formano il reale: la soggettività, il linguaggio, le arti, l’oggettività e gli elementi e si pone le domande centrali dell’esistenza di ognuno di noi: “Cosa è successo prima della mia nascita? Perché accade quello che accade? Cosa succederà dopo la mia morte?”.

Matt Mullican Portrait Yo TU5a
Matt Mullican

Matt Mullican è nato nel 1951 a Santa Monica; vive e lavora a Berlino e New York.


Matt Mullican ha sempre lavorato con diversi tipi di media, dalla performance all’installazione ambientale, dalla scultura alla grafica digitale. Il suo lavoro oscilla tra diversi antagonisi, tra la realtà e la finzione, tra il soggetto e l’oggetto, tra il cosciente e l’incosciente, in modo da lavorare sul concetto di percezione, intesa non tanto come realtà obiettiva del visibile ma più come la proiezione delle esperienze soggettive. 


A partire dalla metà degli anni Settanta, Mullican appare nelle performance in prima persona, in particolare sotto uno stato di ipnosi in modo da sperimentare stati di regressione o di cambiamento personale, e in modo da poter lavorare sulla sua propria psiche.


Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Vienna (2017); alla 53° Biennale di Venezia a cura di Massimiliano Gioni (2013), alla Biennale di Gwangju (2010), alla 28th Biennale di San Paolo (2008), e a tre edizioni di Documenta (1997, 1993, 1982)

Opere

MUL 059 001
Untitled
2013
Matt Mullican