shining serenest-like wilds whirl
MASSIMODECARLO è lieta di presentare shining serenest-like wilds whirl, una personale di John McAllister che raccoglie una serie di opere dedicate a paesaggi in diversi stati.
McAllister crea paesaggi attraverso un’esplorazione intuitiva della natura, utilizzando il gioco enigmatico di luce e colore per evocare scene di grande bellezza e risonanza emotiva. I suoi lavori si concentrano sugli elementi fenomenologici della natura piuttosto che su un approccio illustrativo. Molte opere in questa mostra sono state concepite in coppia, ritraendo lo stesso paesaggio sia in fiore che avvolto dalle fiamme. Anche l’esposizione riflette questa dualità: la mostra si sviluppa infatti in due spazi espositivi di MASSIMODECARLO, uno a Hong Kong e l’altro a Pechino. I due tipi di paesaggi rappresentati in shining serenest-like wilds whirl catturano momenti di transizione della natura, enfatizzati dal persistente desiderio dell'uomo di creare un paesaggio ideale e di imporvi il proprio ingegno. I panorami arcadici di McAllister alludono all'interferenza umana, in quanto piante di origini lontane si mescolano con specie autoctone, mentre i loro inferni omologhi mostrano come la natura possa reagire quando i nostri sforzi per plasmarla diventano eccessivi.
MASSIMODECARLO Hong Kong
MASSIMODECARLO Hong Kong
Al centro delle opere di McAllister vi è una riflessione sugli stati dell’essere e dello sguardo: il modo in cui un dipinto e la natura agiscono in modo simile quando li si sperimenta. I dipinti di McAllister ci incoraggiano a entrare nello stesso stato di rêverie e di meraviglia che la natura ispira, l'atto attivo di guardare un dipinto mentre i nostri occhi inciampano nei suoi diversi elementi e i nostri pensieri iniziano a vagare. Come in natura, dove ci si può concentrare su un particolare fiore prima di fare un passo indietro per ammirare il panorama, i dipinti di McAllister ci permettono di respirare e assaporare la scena. Quando ci si concentra, diventa evidente la precisione dei segni dell'artista e l'artificio che ha reso possibile questa distesa di bellezza. Quando la bellezza della natura è così travolgente da fermarci sulle nostre tracce è il punto di partenza delle scene oniriche di McAllister. Non si tratta solo del piacere di una vista piacevole, ma del modo in cui viviamo l'ambiente circostante in quel momento: come il sole batte sul viso e il suono delle foglie fruscianti sugli alberi. Da qui, McAllister inizia a dipingere, evocando i ricordi di quei momenti, evitando disegni preparatori per lavorare direttamente con il colore sulla tela. I titoli delle opere nascono più o meno nello stesso modo: verbi e parole onomatopeiche che nascono durante l'attività pittorica. Così come lo sguardo di ogni persona è attratto e si sofferma su aspetti diversi di un dipinto, il significato di questi titoli privi di grammatica cambia a seconda del punto in cui ci si sofferma a leggerli.
Con shining serenest-like wilds whirl, McAllister torna al tema del fuoco, affrontato per la prima volta in una mostra del 2008. Per l’artista, il fuoco è una sorta di "stagione", un elemento che si ripresenta con regolarità nel paesaggio contemporaneo. Allo stesso tempo, è il paesaggio più "attivo": il fuoco è immediato, con bordi quasi impercettibili sia fisicamente che temporalmente, ed è completamente estinto una volta spento. Non si può “disegnare” un fuoco come si fa con un paesaggio statico e calmo: nei dipinti, il fuoco appare sfocato, sovraesposto, con un bianco accecante che richiama la macchia cieca lasciata negli occhi dopo aver fissato una luce intensa.
Il fuoco, però, è anche ipnotico: ci cattura, come la luce tremolante di una candela o il bagliore di un camino, ma su larga scala diventa terrificante e distruttivo, pur rimanendo impossibile da ignorare. Il titolo della mostra riflette questa dualità: i fuochi "brillano" per attirare, ma minacciano di "vorticare" e consumare tutto. Se inizialmente McAllister esplorava il fuoco come metafora della pittura stessa – entrambi distruggono ciò che sta sotto per esistere – il ritorno a questo tema riflette oggi un senso di caos incontrollabile, un’eco delle attuali ansie ecologiche, biologiche e politiche che risultano al contempo angoscianti e affascinanti.
All’interno degli spazi espositivi, shining serenest-like wilds whirl crea un ambiente immersivo che attraversa diversi stati della natura e dell’armonia cromatica, simile all’essere immersi nella natura stessa. Tuttavia, diversamente dall’esperienza naturale, che si svolge esternamente al corpo, i dipinti di McAllister stimolano una riflessione interiore: il nostro sguardo ricompone l’intreccio denso delle pennellate e della tavolozza prismatica, riconoscendo qualcosa che va oltre, fino a raggiungere la bellezza completa della scena che abbiamo di fronte.
MASSIMODECARLO Beijing Permanent Space
MASSIMODECARLO Beijing Permanent Space
Artista
John McAllister è nato a Slidell, in Louisiana, nel 1973. Vive e lavora a Northampton, nel Massachusetts.
John McAllister, profondamente attratto dalla luce, si è immerso nella sua esplorazione attraverso il mezzo della pittura. Il suo trasferimento dalla California a New York si è rivelato fondamentale, soprattutto per l'incontro con i maestri del post-impressionismo al Metropolitan Museum of Art. Le opere di Pierre Bonnard e Henri Matisse lo hanno introdotto alla tradizione degli artisti del XX secolo che hanno catturato gli elementi ancestrali della luce.
Nei suoi paesaggi, invece di disegnare scene e punti di vista specifici del mondo naturale, McAllister crea panorami immaginari ispirati al senso del sublime. L'artista è impegnato in un dialogo in continua evoluzione con l'ambiente circostante, che si forma da vicino, come i fiori piantati nel suo giardino oltre la porta dello studio, fino a percorrere in bicicletta chilometri di natura selvaggia nei dintorni del Massachusetts. Tornato in studio, l’artista crea scene che emanano un tipo di bellezza armoniosa possibile solo con una comprensione attenta del delicato equilibrio tra le forze opposte della natura e il suo costante stato di flusso: la fugacità di un singolo raggio di luce contro l'onnipresente essere del sole, il ciclo infinito di crescita creativa, ibernazione e decadenza.
Le tonalità quasi elettriche di McAllister raffigurano scene vivaci e fiorite che incarnano l'essenza del piacere e della gioia che coesistono nella pittura e nella natura. Le sue tele sfidano la prospettiva convenzionale, fondendo superfici piatte con illusioni di profondità su sfondi intricati che ricordano tessuti e carte da parati. Ogni dipinto, che si tratti di una natura morta, di un paesaggio o di un interior dettagliato, offre uno sguardo poetico su un mondo in cui il naïf flirta con la decadenza.
Le opere di McAllister sono presenti nelle collezioni pubbliche dell'Hammer Museum di Los Angeles, la Rubell Family Collection di Miami e Le Consortium di Digione, Francia.