Roccasalva intreccia simboli intricati, ispirandosi profondamente alla letteratura, al cinema, alla filosofia e al nostro immaginario collettivo. Il repertorio artistico che ne deriva si manifesta in una complessa iconografia vernacolare e fortemente personale. Sebbene le opere esposte siano recenti, queste sono inseparabili dalla continua esplorazione, sperimentazione e ricerca scientifica dell'artista, che si è sviluppata nel corso degli ultimi due decenni.

Le opere di Roccasalva contengono narrazioni che generano continuamente nuovi riferimenti e deviazioni. Questi dipinti possiedono un senso di infinito, racchiudendo storie dentro storie, che spingono Roccasalva ad affermare chiaramente: "Direi che sono più felice quando il lavoro finito, nella sua completezza, continua ad essere potenziale - cioè a ricominciare il processo in modo imprevedibile".

Nel registro di Roccasalva, le sue opere si sviluppano come intriganti divergenze, emergendo da una gamma diversificata di mezzi e di lessici.

Roccasalva trasforma fotogrammi e narrazioni in un tableaux vivant che disorienta e si carica di temi. Lo spettatore, come uno scienziato, è invitato a indagare e a rimuovere strato dopo strato per svelare i temi sottostanti e i simboli allegorici che costituiscono l'essenza dell'opera.

Prima di evolversi in una serie di dipinti bidimensionali, Just Married Machine è stata originariamente presentata come installazione tridimensionale e tableaux vivant nel 2011, con un eclettico corredo di oggetti e figure, tra cui una barca, palloncini viola e una coppia di sposi. Lo sposo è seduto riflessivo sulla barca, mentre la sposa sta in piedi con grazia, stringendo una racchetta da tennis. La figura della sposa è ricorrente, come nella serie La Sposa Occidentale di Roccasalva.

Roccasalva orchestra le sue creazioni, aggiungendo continuamente narrazioni e simboli a ogni opera successiva. Mentre la sposa fa riferimento alle Affinità elettive di Goethe, la sua racchetta da tennis trova la sua forma nel disegno michelangiolesco della Piazza del Campidoglio a Roma, un motivo che è già apparso nelle opere precedenti dell'artista e che ha una sorprendente somiglianza con un acchiappasogni.

In Recent Paintings a MASSIMODECARLO Hong Kong, Roccasalva incanta gli spettatori con il suo abile lavoro di stratificazione, significati velati e ripetizioni perpetue. Ogni serie di opere, densamente composta da altre, dà vita a una terza entità - una sintesi di due mondi, uno tangibile e l'altro immaginario, mescolando narrazioni reali e fittizie. In definitiva, i lavori di Roccasalva, pieni di riferimenti profondi, evocano riflessioni toccanti sull'identità, la storia e il cammino da percorrere. Le opere ci invitano all'introspezione e alla contemplazione, facendoci riflettere sull'intricato arazzo della nostra esistenza.