Purgatory Paintings
Massimo De Carlo presenta Purgatory Paintings, una nuova mostra personale dell’artista americano Dan Colen negli spazi espositivi di Piazza Belgioioso a Milano.
Le opere di Dan Colen esplorano il valore trascendente della banalità: l’artista utilizza la tela per costruire una narrativa popolata di objet trouvè ed elementi fiabeschi che eleva la materialità del quotidiano attraverso rappresentazioni figurative e astratte.
La ricerca di Dan Colen cerca un equilibrio tra astrazione e rappresentazione: nella nuova serie Purgatory Paintings ogni tela vista da lontano può sembrare un cielo cosparso di nuvole ma, avvicinandosi, quelle che sembrano nuvole si dissolvono come una nebbia senza forma e colore.
Ogni Purgatory Painting nasce da un ossessivo processo che genera una moltitudine di strati traslucidi in cui si dissolvono le pennellate, la manualità e il gesto dell’artista. In questi quadri la pittura sembra comportarsi in maniera autonoma come se copiasse l’andamento e la struttura proprio delle nuvole, si sospende finemente sulla tela come vapore acqueo e chiede allo spettatore di strizzare gli occhi per percepirne la forma.
La mostra di Dan Colen è sospesa nel tempo e nello spazio: i dipinti catturano il momento d’investigazione del gesto pittorico e il movimento inafferrabile delle nuvole per esprimere l’indefinitezza mitica del Purgatorio. Osservando i cieli dipinti da Colen è impossibile dire se stia per scoppiare un temporale o se la tempesta sia appena passata, se il sole stia per sorgere o per tramontare: le diverse gradazioni di colore delle pennellate dell’artista scandiscono il contrasto tra le forme in primo piano e la profondità dello sfondo per fondere il nulla con l’infinito. Come in un Purgatorio immaginario lo spettatore non è in grado di percepire le distanze e di capire se esista davvero una terra di mezzo o solamente la terra.
La mostra Purgatory Paintings segna il ritorno di Dan Colen in Italia dopo sei anni e offre una riflessione lucida sulla contemporaneità. In un mondo in cui ogni immagine può essere trasformata e modificata grazie all’applicazione di filtri sintetici vivono i contrasti tra reale e virtuale e tra natura e finzione: il sublime va in scena sul palcoscenico di fantasie grottesche e teatrali.
Artista
Dan Colen è nato nel 1979 nel New Jersey; vive e lavora a New York.
Negli anni, la pratica artistica di Colen ha esplorato diversi stili e soggetti - spaziando dall’ astrattismo, alla pittura figurativa, e performance art. Nel corso di queste iterazioni di ricerca, Colen ha mantenuto un impegno costante nell'interrogare e rimodellare la natura semiotica della contemporaneità. Il suo lavoro esplora spesso la capacità delle opere d'arte di trasmettere simboli e significati, approfondisce il significato sociale dei mass media e del linguaggio subculturale.
Negli ultimi anni, l’indagine artistica di Colen si è ampliata fino a comprendere progetti di coesione sociale e di impegno nella comunità. Nel 2011, l’artista ha fondato Sky High Farm, un'organizzazione no-profit molto attiva sul territorio.