La scultura di Paola Pivi si intitola Do you know why Italy is shaped like a boot? Because so much shit couldn’t fit in a shoe. L’auto ironia di questo lavoro è sia un'ode all'Italia, che una sottile presa in giro delle contradizioni del bel paese. Giocando con le aspettative dello spettatore, Pivi presenta un elegante stivale sinistro in pelle nera meticolosamente decorato con 48 spillette vintage che riproducono la geografia italiana. Paola Pivi trasforma lo stivale da emblema nazionale a simbolo dell'assurda bellezza dell'Italia.

De Italia di Luciano Fabro è un'opera che risale ai lontani anni '70, ma la nozione di rappresentazione nazionale è altrettanto pregnante. La pelle morbida color caramello, ritagliata nell'iconica forma dello stivale italiano, è piegata a fisarmonica e appesa orizzontalmente al muro. Graziosa e fragile al tempo stesso, la pelle ricorda il famoso savoir-faire italiano. Ripiegata su se stessa come un rotolo che si disfa, Fabro sta forse dando forma ai molteplici capitoli della storia d'Italia, o forse mostrandone la delicatezza e fragilità, appesa a un chiodo?

“La forma dell'Italia”, nelle parole di Fabro, “è statica, immobile; io misuro la mobilità delle mie mani su una cosa immobile. L'Italia è come un album di schizzi, di memorandum, che continuo a fare negli anni: se studio qualcosa di nuovo, lo schizzo in un'Italia”.

Entrambe le opere mostrano il lavoro di artisti di diverse generazioni alle prese con la rappresentazione delle complessità del loro Paese. Forse particolarmente appropriata, questa mostra coinciderà con la liberazione dell'Italia del 25 aprile 1945.