Los Angeles, Give Me a Miracle: Benefit Show for Ruby Neri
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Los Angeles, Give Me a Miracle: Benefit Show for Ruby Neri, una mostra collettiva che unisce artisti di Los Angeles in un gesto di sostegno comune.
Los Angeles è una città di paradossi: sogni e disastri, rinascita e perdita. È un luogo dove la speranza di rinnovamento è tanto presente quanto il rischio di distruzione. Per l’artista Ruby Neri, gli incendi che recentemente hanno colpito LA hanno bruciato la sua casa, il suo studio e decenni di lavoro. Tuttavia, nella scia della devastazione, la forza della comunità creativa ha dimostrato che, in questa città, la solidarietà persiste.
Oltre alle opere di Neri, la mostra include lavori di Aaron Garber-Maikovska, Karin Gulbran, Spencer Lewis, Brian Rochefort, Ferrari Sheppard e Lily Stockman. Le composizioni audaci e gestuali di Garber-Maikovska vibrano di energia pura, mentre gli specchi di Gulbran sfumano i confini tra arte e artigianato, trasformando oggetti quotidiani in riflessi elaborati. Le tele testurizzate di Lewis esprimono caos e quiete, e le sculture vulcaniche di Rochefort richiamano le forze primordiali che modellano questa terra: eruzione, distruzione e rinascita. Le composizioni floreali di Sheppard evocano domestica intimità, romanticismo e riflessione, mentre le opere biomorfe di Stockman esaltano la delicatezza della natura.
Al centro di tutto, Ruby Neri, con le sue figure forti e expressive che raccontano storie di celebrazione e catarsi, coinvolgendoci in narrazioni emotivamente potenti. Le sue opere in ceramica, che sfidano la funzionalità, sono sia barriere che portali, proteggono mondi interiori fragili e al contempo ci invitano ad entrare.
Los Angeles, Give Me a Miracle: Benefit Show for Ruby Neri rappresenta un atto di cura collettiva. Los Angeles è una città di reinvenzione, ma la sua vera forza risiede nelle persone. Questa mostra non parla solo di una perdita personale, ma di una comunità che si unisce di fronte alle difficoltà. Los Angeles, Give Me a Miracle non aspetta un intervento divino; afferma che il miracolo è già qui, nelle mani di coloro che rifiutano di lasciarsi cadere.