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It’s a Cocktail Party

Paola Pivi

Date
19.09.2008 | 18.10.2008
Location
Massimo De Carlo, Milano
Paola Pivi, nata a Milano nel 1971, vive e lavora ad Anchorage (Alaska). È del 1998 la sua prima mostra personale in questa stessa galleria, la performance 100 Cinesi in cui cento persone cinesi, tutte vestite uguali, erano raccolte nello spazio espositivo nell'area di un quadrato.In occasione di questa mostra personale presso la Galleria Massimo De Carlo, che inaugura venerdì 19 settembre e prosegue sino al 18 ottobre, Paola Pivi presenta il lavoro che aveva creato per la personale allo spazio Portikus di Francoforte lo scorso gennaio. It's a cocktail party è un'installazione fatta di nove cascate a getto continuo e potente, attivate in macchinari d'acciaio dall'estetica essenziale, in cui scrosciano liquidi diversi: vino rosso, caffè espresso, acqua, succo d'arancia, e ancora inchiostro nero, glicerina, asperula, orzata, tonico per il viso.Fra le mostre personali più recenti, It just keeps getting better presso la Kunsthalle Basel di Basilea, You gotta be kidding me presso La Criée centre d'art contemporain di Rennes, entrambe del 2007, e My religion is kindness. Thank you, see you in the future del 2006 alla Fondazione Trussardi di Milano. Paola ha inoltre partecipato nel 2008 alla quinta edizione della Biennale di Berlino con il lavoro If you like it, thank you. If you don't like it, I am sorry. Enjoy anyway.”Paola si sente una scultrice, penso.Spoglia la realtà di limiti, noia, idee preconcette per rivelare vaste aree di possibilità.Non c'è la volontà di dimostrare qualcosa, né una reazione precisa da suscitare nello spettatore.Le opere nascono da immagini nella sua testa e sforzi a volte utopici. Un aeroplano si trova a stare a testa in giù, un asino decide di fare una gita in barca e delle zebre scelgono di trascorrere un weekend sulle nevi.”Luce Sibilla Balzarini
Paola Pivi

Nata in Italia nel 1971, la pratica artistica di Paola Pivi è varia ed enigmatica.


Per Pivi, l'arte è un'espressione della realtà liberata al suo massimo potenziale, che trasmette le emozioni più profonde attraverso materiali diversi. La sua arte presenta spesso oggetti riconoscibili come aeroplani, orsi polari e perle. Tuttavia, Pivi modifica questi oggetti in modo inaspettato, incoraggiando il suo pubblico a riconsiderare le proprie nozioni preconcette su ciò che rappresentano. Attraverso questo approccio, crea una forma unica di stravaganza utopica, esplorando continuamente nuove forme espressive e spingendo i confini della creazione artistica.


Una delle serie più accattivanti di Pivi sono le sue opere d'arte Pearls. Accumulo di linee di perle, questi dipinti declinano una sfumatura di colori che vanno dall'avorio al nero le cui declinazioni di tinte celebrano i vari colori della pelle. Per realizzarle Pivi si è appropriato del risultato del “lavoro” di una moltitudine di ostriche. Ha anche colto la somiglianza tra il lavoro del pittore su una tela e l'azione di un'ostrica che deposita strato dopo strato di madreperla sulla perla.


L'arte di Pivi è una dichiarazione sull'esperienza umana, esplorando i confini tra realtà e immaginazione, ordinario e straordinario

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