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Hungry Eyes

Date
31.10.2023 | 04.11.2023
Galleria
Pièce Unique

Per la notte di Halloween 20203 Monster Chetwynd ha presentato una performance intitolata HUNGRY EYES. Cinque nuove sculture in vetro verranno poi presentate in galleria, fino al 4 novembre, insieme a un dipinto con un’elaborata cornice e un travestimento della performance.


Umorismo, spontaneità e gioia sono al centro del discorso artistico di Chetwynd. Dedicando tutta la sua energia agli spettacoli mistici che immagina con i suoi artisti, Chetwynd crea momenti di libera e pura espressione. Trovando ispirazione in varie espressioni culturali - dal Ricettario Futurista al Realismo Màgico sudamericano agli happening Dada - la performance, secondo Chetwynd, è una forma di offerta o, come lo spiega lei, una forma di "sacrificio" della sua arte. Il concetto di "sacrificio", del resto, deriva dal latino "rendere sacro", elevando la performance come mezzo a una forma d'arte superiore.


HUNGRY EYES di Chetwynd presentata da MASSIMODECARLO Pièce Unique è stata una celebrazione del desiderio, della libertà delle donne e di tutti coloro che si identificano come donne, dalle convenzioni sociali. Nel 2018 Chetwynd è stata invitato a progettare la Winter Commission per Tate Britain, decorando la facciata del museo con enormi lumache e il loro scintillante treno di saliva. “Le lumache rappresentano un'esistenza non di genere e la lumaca leopardo in particolare ha una vita sessuale sensuale ed esilarante, da ammirare!” spiega l’artista.


Per HUNGRY EYES, Chetwynd ha costruito un travestimento di velvet worm, una creatura che vive nel sottobosco, che individua le sue prede nel buio della notte e poi spruzza la vittima con una colla che la intrappola per divorarla a suo piacimento. La comunione tra il verme e le sue prede è sia un momento terribile per le vittime che un momento di suprema lussuria per il predatore.


Le sculture presentate in galleria sono lumache di vetro, montate, animate da minuscole figurine femminili, che sembrano cristallizzare l'evento che si è svolto in galleria il giorno prima. La superficie lucida e solida del vetro, le posture gioiose delle piccole donne che cavalcano le viscide creature colorate sono incarnazioni della libertà istintiva e capricciosa della natura, che materializzano l'imprevedibilità e la gioia della performance in queste preziose figurine.


Conosciuta per le sue performance squisitamente imprevedibili, Chetwynd costruisce i suoi costumi utilizzando cartone, colla, vernice, carta e stoffa con sfrenato entusiasmo. Come se emergesse dal muro, Chetwynd ha incluso nella sua presentazione anche Performance Painting 2, un dipinto di una nuova serie di lavori iniziati a Zurigo per Helmouse 2023.


Raffigurante un performer chiave, è realizzato sia con i materiali fisici che con i ricordi immateriali di una performance passata.


I due piccoli fori sulla superficie del dipinto sono i resti dell'evento. La cornice è una struttura scultorea di colore rosa acceso, ornata da riproduzioni giganti di falene indigene scozzesi. Chetwynd ha recentemente scoperto che esistono migliaia di specie di falene, a differenza delle relativamente poche specie di farfalle, e che le falene sono paragonabili alle farfalle per quanto riguarda la gamma di colori e le marcature. Le falene e le farfalle sono entrambe etichettate con il titolo di Lepidoptera.


Ispirata all'opera di John Anster Fitzgerald (1819-1906), Fairies in a Bird's Nest (Fate in un nido d'uccello), conservata nelle collezioni della Tate Britain, questa cornice allude alla delicata complessità della cornice in legno di Anster Fitzgerald, simile a un merletto.


Prolungando il momento della performance, ogni elemento presentato in galleria è un ricordo dell’atmosfera gioiosa ed elettrica creata da Chetwynd capace di creare momenti di pura vita, risate e creazione.

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Monster Chetwynd

Monster Chetwynd (1973, Londra) vive e lavora a Zurigo. 


Chetwynd si è laureata al Royal College of Art con un Master in pittura (2004), dopo un bachelor in Fine Art alla Slade School of Art (2000) e un bachelor in Social Anthropology and History alla UCL (1995) (tutta Londra). Conosciuta per le sue esibizioni esuberanti e divertenti, con costumi, oggetti di scena e scenografie fatti a mano, Chetwynd descrive il suo lavoro come "fatto con impazienza", spesso riutilizzando materiali facili da elaborare e da utilizzare dai numerosi artisti che invita a partecipare, sottolineando la nozione di sviluppo collettivo che sostiene concettualmente gran parte del lavoro dell'artista