Fountains and Mountain
Massimo Bartolini
Date
25.11.2004 | 15.01.2005
Location
Massimo De Carlo, Milano
Solitamente le opere di Massimo Bartolini vivono in uno stretto legame con il luogo che le ospita. Egli interviene sullo spazio, lo modifica, lo interpreta, lo definisce, evocando antichi legami con la natura, la luce e il suono.In questa sua personale le montagne e le fontane, piccole sculture pensate autonomamente, sono soggetti attorno ai quali avviene qualcosa. Questi soggetti, in una grammatica fantastica che ha per modelli il Rilke dell'Alfiere e il Nietzsche dell'Ecce Homo, annettendosi l'azione che attorno a loro si svolge, diventano nomi.Sia le fontane più recenti che le più antiche montagne - ispirate ai dipinti di Beato Angelico - si configurano come posture sentimentali.La montagna, a cui rimane attaccato un pezzo di pavimento dello spazio in cui viene esposta, crescendo verso l'alto, è figura della nostalgia. Una fontana che mima uno strumento musicale, è figura della trasformazione. Un'altra, che continua a gettare acqua, pur essendo completamente sommersa, è figura di coinvolgimento.L'acqua, nell'essere di volta in volta rivolo, getto e zampillo, si solidifica talvolta assumendo un profumo di terra.Massimo Bartolini vive e lavora a Cecina. Attualmente è in mostra presso il PAC-Padiglione dÅLArte Contemporanea di Milano, il Magazzino d'Arte Moderna di Roma e la Biennale di São Paulo. Ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1999 e a Manifesta 4. Ha inoltre esposto al Museo Boijmans Van Beuningen di Rotterdam, al P.S.1 di New York, al Witte de With di Rotterdam e al Museu Serralves di Porto.