Blood On Blood
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Blood on Blood, mostra personale dell'artista losangelina Austyn Weiner. La mostra riflette sulle relazioni, da quelle familiari a quelle romantiche e i diversi ruoli che Weiner ricopre come figlia, sorella e partner. La pratica dell'artista, caotica ed emotivamente intensa, nasce tra la ripetizione frenetica di canzoni e le incessanti telefonate ai propri cari.
Blood on Blood trae ispirazione dal testo della canzone di Bruce Springsteen Highway Patrolman, dell'album Nebraska del 1982. La canzone allude al travolgente sentimento di amore incondizionato che si prova per i propri parenti. Il titolo della mostra rappresenta quanto profondamente queste connessioni siano sentite da Weiner e dalla sua famiglia: un'affetto che non conosce confini, un amore appassionato e complicato vividamente rappresentato sulla tela.
"La mostra può essere compresa come un concept album, con ogni dipinto che funge da brano, ispirato dalle abitudini d'ascolto di Weiner. Influenzati dallo stile di scrittura di 'Nebraska', ciascuno dei dipinti nella mostra offre una visione e una comprensione distinta, mentre si uniscono per svelare una narrazione complessiva." - Justine Ludwig, Direttore Esecutivo Creative Time
In Thunder Moon (The Twins), l'artista presenta i suoi fratelli gemelli maggiori. Il dipinto, che per certi versi evoca le ninfee di Monet, è giustamente realizzato come un dittico - una rappresentazione di due entità che si fondono in una sola, che rispecchia il legame unico condiviso dai gemelli o dai partner. I gesti circolari di Weiner ricordano la scrittura in corsivo, i margini disegnati nel suo quaderno e la doppia elica. Alla base del dipinto è visibile il fantasma di una barra bianca. L'artista l'aveva originariamente attaccata con il nastro adesivo per creare una barra di testo, ma le parole non si sono mai materializzate. Invece, è diventata "un bellissimo canale" dove i residui di pittura del pennello dell'artista si posano. Serve come spazio per respirare e riflettere in mezzo alla follia.
Weiner, che è la più giovane di quattro fratelli, esplora un linguaggio visivo che evoca scene intime di ricordi d'infanzia attraverso l'uso di colori e forme simboliche. In Big Sister, Little Brother, Weiner immagina una dinamica fittizia in cui lei è il fratello maggiore e suo fratello il minore. Utilizzando una tavolozza di toni scuri, l'artista esprime un sentimento che allude alle mutevoli complessità delle dinamiche tra fratelli. The Pantry, che appare come un'estensione del dipinto precedente, ricorda un momento sospeso nel tempo in cui Weiner e suo fratello entrano nella dispensa della loro infanzia.
“Il linguaggio dei libri che Weiner legge e della musica che ascolta si manifesta nei suoi dipinti in prossimità delle espressioni visive delle dinamiche familiari e delle pietre miliari personali. Weiner scrive molto come elemento della sua pratica creativa. I testi che scrive a penna, con un carattere sicuro, si collocano a metà strada tra il diario e la poesia: riflessioni sul processo di creazione, testi di canzoni, frammenti di conversazioni tenute durante il giorno e storie di famiglia. Porzioni di questi scritti diventano titoli per le opere o si ritrovano inscritti direttamente sulla superficie della tela. Per Weiner, tutte le sue esperienze vissute, unite ai ritmi quotidiani, entrano a far parte dell'opera. Di conseguenza, i dipinti possono essere a volte sorprendentemente personali. La Weiner si affida allo spettatore perché trovi nell'opera un'intimità condivisa". - Justine Ludwig, Direttore Esecutivo Creative Time
Whites of my Eyes ha come protagonista l'artista stessa. Oggi trentenne, l'artista ricorda vividamente un momento, durante la creazione delle opere per questa mostra, in cui si è guardata allo specchio e i suoi occhi avevano assunto una tonalità giallastra. Questo per lei significava la perdita dell'innocenza, la perdita della giovinezza. Con un tocco di autoironia, Weiner usa pennellate rapide e decise per catturare il suo presente sulla tela. Sottili tinte ocra si mescolano ai bianchi, mentre audaci spruzzi di bordeaux si fondono con vivaci esplosioni di arancione.
Six of Us accoglie sulla tela i suoi parenti più stretti, immaginandoli tutti insieme nello stesso sacco embrionale. Sono raffigurati come piccoli embrioni in un liquido giallo brillante che li avvolge e li abbraccia, fluttuando insieme prima della completa formazione e dell'impatto delle forze esterne.
In Blood on Blood, l'artista esplora le complessità delle dinamiche familiari, ma anche il profondo rapporto con se stessi. Attraverso un approccio narrativo, Weiner esplora l'evoluzione di questi importanti legami, il ritmo e il flusso dell'amore, mettendoli a nudo per consentire agli spettatori di comprendere uno degli aspetti più preziosi e intricati dell'esperienza umana: i nostri legami familiari.
Artista
Austyn Weiner (nata nel 1989, Miami, FL) ha studiato fotografia all'Università del Michigan e alla Parsons School of Design prima di trasferirsi a Los Angeles, dove attualmente vive e lavora.
Sperimentando con il carboncino, la pittura e pastelli ad a olio, i diversi segni di Weiner suggeriscono una disposizione alla lotta combattiva e alla vittoria angosciata. Dalle piccole opere su carta alle tele di grandi dimensioni, le sue opere toccano la dualità delle forze che sono influenti e abiette per la mente soggettiva; romanticismo, rifiuto, isolamento e performance. Emergendo dalla fluidità del suo linguaggio visivo, i dipinti energici di Weiner sono un riflesso dell'equilibrio che trova tra l'introspezione e il suo studio delle influenze culturali storiche e contemporanee. In un'estensione della sua abitudine diaristica di scarabocchiare, scrivere, fotografare e disegnare costantemente, il corpo di Weiner diventa il pennello, poiché il suo processo rigoroso rafforza costantemente un canale diretto dall'emozione all'azione. Le astrazioni di Weiner offrono una prospettiva indicativa dei tempi, intrisa di reazioni viscerali all'attualità e all'esperienza femminile