In occasione di Hagoromo, la recente mostra personale presso il Centro Pecci di Prato (a cura di Luca Cerizza con Elena Magini, 15/9/2022-7/5/2023), Bartolini ha concepito un organo di oltre settanta metri fatto di tubi innocenti trasformati in canne d’organo, diffondendo nello spazio la musica inscritta in un cilindro. Invitato a comporre una polifonia che attraversasse sette delle dieci stanze dello spazio espositivo, Bryars ha scritto una melodia per ogni singola stanza, così da creare un paesaggio sonoro stratificato e lo spettatore percepisce in modi sempre differenti muovendosi nello spazio. Come suggerisce il titolo – che allude alla tonalità dominante del pezzo (la) – la musica è sempre “in là”, mai esperita nella sua interezza dall’ascoltatore come, in verità, la stessa forma dell’organo. Il disco cattura il percorso acustico che lo spettatore può fare nelle quattro direzioni che sono suggerite dalla posizione dell’organo/installazione nello spazio.