Yan Pei-Ming - Studio Visit
Yan Pei-Ming
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Wanted, l’atteso ritorno di Yan Pei-Ming a Londra dopo cinque anni. Questa mostra segue la storica commissione per il Giubileo del Vaticano a Roma all’inizio di quest’anno, segnando un capitolo significativo nella pratica internazionale dell’artista.
Questo nuovo corpus di opere dell’artista franco-cinese Yan Pei-Ming indaga le dinamiche del desiderio. Il piccolo ritratto esposto nella prima sala della galleria è il punto di partenza della mostra: si tratta di una rilettura del celebre ritratto che Lucian Freud realizzò nel 1952 all’amico e collega Francis Bacon, rubato a Berlino nel 1988 e mai più ritrovato – almeno fino ad oggi.
Il ritratto è il fulcro della pratica di Yan Pei-Ming. Conosciuto per le sue monumentali tele monocrome dedicate a figure iconiche – papi, imperatori, capi di Stato – l’artista indaga la condizione umana proprio attraverso il ritratto, inteso come mezzo per catturare l’anima.
Pei-Ming è venuto a conoscenza della vicenda del “ritratto scomparso” durante una visita alla National Portrait Gallery di Londra. Nel 2001, il furto fu denunciato con manifesti in bianco e nero, segnati da lettere rosso vivo che componevano la parola W-A-N-T-E-D, più vicina all’estetica da western hollywoodiano che alla comunicazione istituzionale di un’opera perduta.
Tutte le tele esposte da MASSIMODECARLO a Londra riprendono le proporzioni originali del dipinto rubato, ma in scala ampliata e variabile. Francis Bacon riappare in ognuna in pose diverse, raccolte, introspettive. Come sfaccettature di un diamante – simili ma mai uguali – questi ritratti sembrano restituire la complessità del suo mondo emotivo.
WANTED IN LONDON Francis Bacon and Lucian Freud celebra l’amicizia che anima la mostra. Il dipinto si ispira a una fotografia dei due artisti a Londra: sono ritratti in pose speculari, in un momento di quiete catturato al volo.
Con Wanted, Yan Pei-Ming riflette sul paradosso tra desiderio e possesso, assenza e presenza, e su ciò che siamo disposti a fare per ottenere ciò che desideriamo. Non è un caso che Yan Pei-Ming abbia scelto di reinterpretare il ritratto scomparso in modo da lasciarlo fuori dalla nostra presa: un’assenza che ancora si avverte, una presenza che resta irrisolta.
Artista
Yan Pei-Ming è nato a Shanghai nel 1960; vive e lavora tra Digione, Parigi e Shanghai.
Fin dall'inizio della sua carriera Pei-Ming si è distinto per il suo interesse nei confronti della figura umana e della ritrattistica. Si è fatto conoscere a livello internazionale per le sue opere monumentali raffiguranti personaggi storici come Mao Zedong, il Buddha, il Papa e Bruce Lee, esplorando anche temi personali attraverso autoritratti e rappresentazioni della sua famiglia.
L’artista utilizza un pennello lungo e grande come un mocio per creare le sue immagini iconiche, stratificando i colori a olio ancora bagnati, a partire da una tavolozza di colori monocromatici a due toni bianco e nero o rosso e bianco.
Le opere di Yan Pei-Ming sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: National Gallery of Australia, Canberra; Heidi Horten Collection; S.M.A.K. Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gand; Guangdong Museum of Art, Guangzhou; Shanghai Art Museum, Shanghai; Yuz Museum, Shanghai; Centre Pompidou, Parigi; Collection Lambert en Avignon, Avignone; Fondation François Pinault, Parigi; Fondation Louis Vuitton, Parigi; Fonds Régional d'Art Contemporain de Bourgogne, Dijon; Institut d'Art Contemporain, Villeurbanne; Le Consortium, Dijon; Les Abattoirs / FRAC Midi-Pyrénées, Toulouse; Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Paris; Musée des Beaux-Arts, Dijon; Musée des Beaux-Arts, Rennes; Musée Paul Valéry, Sète; Collection Deutsche Bank, Frankfurt; Kunsthalle Mannheim, Mannheim; Museum Ludwig, Colonia; Banca Popolare di Bergamo, Bergamo; Collezione Fondazione San Patrignano, Rimini; GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo; MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; The National Museum of Modern Art, Tokyo; Qatar Museums Authority, Doha; Sonje Museum of Contemporary Art, Kyongju; Wooyang Museum of Contemporary Art, Gyeongju; Centro de Arte Contemporáneo, Málaga; Voorlinden Museum, Wassenaar; Louvre Abu Dhabi Museum, Abu Dhabi; Academy of Arts, Honolulu; Honolulu Museum of Arts, Honolulu; The Hawai'i State Foundation on Culture and the Arts, Honolulu; TIA Collection, Santa Fe.
Le opere di Yan Pei-Ming sono state incluse nella Biennale di Lione (1997, 2000); nella Biennale di Venezia (1995, 2003); nella Biennale di Siviglia (2006); nella Biennale di Istanbul (2007); nella Biennale di Bangkok (2018).