Date
01.04.2021 | 15.05.2021
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PRESS RELEASE
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MASSIMODECARLO presenta Yucaipa, la prima mostra personale di Aaron Garber-Maikovska (1978, Washington, D.C.) a Milano e la seconda con la galleria. Per l’occasione, l’artista di Los Angeles presenterà un nuovo corpo di lavori astratti e due video sculture.

L’opera di Aaron Garber-Maikovska è intrinsecamente connessa con il corpo, le sue esperienze, i suoi vincoli, le sue possibilità espressive e la sua immanenza quale premessa per la successiva affermazione dell’atto pittorico. Nella fattispecie, somatico è la parola chiave per descrivere la pratica di Garber-Maikovska, situata in un interstizio tra movimento, performance, linguaggio e pittura. Attraverso colori ad olio in barre da lui stesso prodotti, l’artista è in grado di articolare una specificità di colori, luci, strati e campiture che incarna perfettamente il suo linguaggio visivo.

Yucaipa comprende una nuova serie di sei ampi dipinti astratti realizzati su polipropilene scanalato, insieme a due video-documenti installati orizzontalmente su delle sculture mobili. Il titolo della mostra fa riferimento a una città della California meridionale dove l’artista si è esibito in più occasioni, archetipo di tutti i luoghi liminali legati alle sue performance, ambienti che l’artista identifica per lo stato di transizione in cui si trovano e pertanto fluidi, dinamici e ricchi di opportunità.

Eseguiti con movimenti ritmici e tangibili, i suoi dipinti appaiono come delle membrane generative che assorbono e rilasciano energia. La gamma cromatica è intensa e luminosa, la composizione è dinamica e omnidirezionale e l’andamento ondulato di forme e linee richiama quello sonoro dell’inviluppo, con le fasi di attacco, decadimento, sostegno e rilascio. Il processo pittorico vive in simbiosi con le performance, in cui l’artista è in grado di assumere il controllo della propria fisicità attraverso un’affermazione di natura somatica, resistendo così alla meccanicità delle azioni quotidiane e alle imposizioni delle dinamiche corporative. Il cambio di prospettiva, anziché destabilizzare, fornisce all’artista nuovi canali per esperire un’energia inedita, leggera e dinamica, che, assorbita nel corpo, trasferisce successivamente nella propria pittura.

I due video in mostra rappresentano la documentazione di questa metodologia. I monitor, montati orizzontalmente su ruote girevoli, sono concepiti dall’artista come un’esperienza autonoma e indipendente dai dipinti. Omnidirezionali, essi stabiliscono all’interno della mostra la propria ragione d’essere e rappresentano un flusso di energia piatta e orizzontale che avviene simultaneamente a quello verticale dei dipinti.

Con Yu c a i p a, Aaron Garber-Maikovska sembra prendere le distanze dall’accresciuto senso di controllo di alcuni dei suoi precedenti lavori - come, ad esempio, nella serie Duo – e, pur mantenendo un linguaggio coeso e ritmico, torna all’elettrizzante senso di movimento e libertà tipico del suo lavoro. Nella sua pratica, l’artista usa il corpo quale luogo di indagine percettiva, fisica, concettuale e spirituale e, così facendo, è in grado di ritagliarsi il proprio spazio e dare vita a un flusso di energia dinamica di affermazione di vita.

Aaron Garber-Maikovska

Aaron Garber-Maikovska è nato a Washington D.C. nel 1978. Vive e lavora a Los Angeles, California.


Il lavoro di Aaron Garber-Maikovska si spinge oltre i confini della pittura tradizionale, poiché la sua esperienza somatica informa profondamente il suo processo creativo. La sua pratica artistica è un riflesso dell'interdipendenza tra il suo corpo fisico e l'opera che produce. L'artista impiega varie tecniche per produrre composizioni astratte dai colori vivaci e dalla texture ricca. Nei suoi dipinti crea campi di colore che si fondono e interagiscono tra loro, alternati da un'unica linea continua. L'artista descrive questa linea come un personaggio con cui improvvisa, dando vita alla superficie bidimensionale in un modo che richiama il suo approccio somatico alla creazione artistica. L'approccio di Garber-Maikovska alla pittura è profondamente intuitivo: l'artista si abbandona al flusso della sua intuizione e lascia che siano i suoi impulsi a guidare la sua mano. Le sue opere in polietilene diventano una manifestazione fisica dei suoi pensieri e sentimenti più intimi, con ogni pennellata che rappresenta un gesto intriso di un significato personale ma anche universale.


Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del Los Angeles County Museum of Art; Hammer Museum, Los Angeles; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C.; Walker Art Center, Minneapolis; Fondation Louis Vuitton, Paris; Long Museum, Shanghai.