Video Village
Anna Freeman Bentley
Per la sua prima presentazione con MASSIMODECARLO, Anna Freeman Bentley espone nuovi dipinti della sua ultima serie, ispirata al periodo trascorso su un set cinematografico in Arabia Saudita.
Attratta dalla natura temporanea e fittizia dei set cinematografici, questo interesse ha portato Anna Freeman Bentley in una casa ampia e ornata trasformata in museo a Jeddah. Vivendo come le riprese di un film avessero preso il controllo di quasi ogni aspetto dell'ex abitazione, questo corpus di lavori interroga alcuni degli spazi che circondavano il set stesso. Incontrando immagini che implicano un centro di attività che accade altrove, i dipinti esplorano il sottile equilibrio tra reale e artificiale, duraturo e temporaneo. In questo modo, le opere diventano una riflessione sul contrasto tra l'immagine costruita attraverso l'obiettivo e quella creata in un dipinto.
Per accompagnare questa presentazione, un produttore cinematografico ha proseguito l'idea di narrazioni costruite adottando il ruolo di sceneggiatore e ha creato una sceneggiatura cinematografica. Nel suo testo intitolato "UNA FILA DI CURVE", uno spettatore anonimo entra nella galleria e risponde ai dipinti esposti.
Artista
I dipinti di Anna Freeman Bentley esplorano il potenziale emotivo dello spazio e le sue associazioni con il desiderio. Utilizzando immagini architettoniche, le sue composizioni ritraggono spazi fratturati e riflessi difficili da localizzare. Facendo riferimento a una lunga storia di creazione di segni pittorici e attraverso un approccio basato sul processo, lei costruisce ambienti pittorici ispirati a spazi reali incontrati, che propongono di spingere i confini dello spazio interiore e pittorico.
Lavorando in serie, Anna Freeman Bentley cerca di catturare le dinamiche complesse, le atmosfere e le risposte emotive che luoghi specifici hanno la capacità di suscitare. Raffigurando spazi che sembrano abbandonati, dove si è verificato un cambio di funzione, la sua pittura evoca un desiderio di nostalgia che può essere personale o universale; un profondo desiderio umano di permanenza in un mondo che mostra segni di cambiamento.
Anna Freeman Bentley (nata nel 1982) ha conseguito la sua laurea in lettere presso il Chelsea College of Art and Design nel 2004 e il suo master presso il Royal College of Art di Londra nel 2010. Nel 2019 ha partecipato alla residenza artistica presso Palazzo Monti a Brescia e nel 2012 alla residenza Artist in Restaurant presso il ristorante stellato Michelin Pied a Terre a Londra. Il suo lavoro è stato incluso nella Prague Biennale 5 e nelle Bloomberg New Contemporaries. Tra le mostre selezionate figurano: Massimo de Carlo, Piece Unique (luglio 2024), Grimm Gallery ad Amsterdam; Lyndsey Ingram a Londra; Frestonian Gallery a Londra; Space K a Seoul e DENK Gallery a Los Angeles. L'artista avrà anche una mostra personale a ottobre di quest'anno presso Anat Ebgi Gallery a Los Angeles.
Le sue opere sono incluse nella Collezione Tia a Santa Fe; nel Museo X a Pechino; nell'Hotel Crillon a Parigi; presso Hogan Lovells a Londra; e nella Collezione Ahmanson a Irvine, California.