TRANSFERRED MEMORIES (Work No Dey)
MASSIMODECARLO è lieta di annunciare la prima mostra personale di Ludovic Nkoth con la galleria dal titolo TRANSFERRED MEMORIES (Work No Dey) dall’8 aprile 2022 a Londra.
Nato in Camerun e trasferitosi negli Stati Uniti all’età di 13 anni, Ludovic Nkoth (1994) vive e lavora a New York. TRANSFERRED MEMORIES (Work No Dey) presenta un nuovo corpo di lavori contraddistinto dall’espressionismo fluido di Nkoth, che predilige ritratti di famiglia e scene di vita quotidiana in Camerun come suoi soggetti.
Le opere di Nkoth sono espressione di una dimensione personale: attrraverso la sua ricerca artistica l’artista si ricongiunge alla famiglia e al suo paese natale. I suoi dipinti però sono anche riflessioni sulle più ampie questioni sociali e politiche della storia del Camerun, tra cui la diaspora africana e il colonialismo. Ispirandosi agli album fotografici di famiglia, l'artista dipinge ritratti figurativi che chiama "dipinti onesti", in cui i suoi soggetti sono privi di interpretazioni o abbellimenti. L'artista ritrae persone normali con l'intenzione di mettere in luce soggetti che sono stati tradizionalmente ignorati nella storia della pittura a causa delle gerarchie e dei pregiudizi sociali imperanti. Nkoth afferma che ‘concentrandomi sui ricordi e confrontandoli con la realtà di oggi, spero che il pubblico veda i miei dipinti come specchi che consentono loro di vedere sé stessi, mettersi in discussione e mettere in dubbio i nostri sistemi sociali’. Gli specchi non solo riflettono la realtà circostanziale ma svelano ed evidenziano anche ciò che non sempre notiamo o ci aspettiamo di vedere.
I ritratti di Nkoth analizzano il rapporto personale che l’artista ha con i soggetti, persone con cui è cresciuto ma da cui è stato distante per dieci anni: attraverso le sue opere Nkoth cerca di catturare una memoria condivisa. Mentre le opere esplorano i sentimenti di nostalgia dell'artista per il paese e la famiglia da cui è separato, questa distanza fisica e temporale hanno dato a Nkoth una prospettiva diversa riguardo le sfide e la mancanza di opportunità che gli abitanti del Camerun affrontano; in particolare per quanto riguarda il sistema educativo e l’assenza di possibilità di carriera.
Nkoth trae ispirazione da musicisti jazz come Miles Davis, Gil Scott-Heron e Fela Kuti, apprezzati anche per il loro impegno attivista e l’attenzione dedicata alle persone trscurate e inascoltate nella società. L'artista paragona il flusso disinvolto delle loro melodie all'energia e ai movimenti che dirigono i suoi segni espressivi pittorici e modellano le sue pennellate come note musicali: ‘permetto al dipinto di guidarmi piuttosto che forzare il controllo sul processo creativo’.
L’espressione ‘Work No dey’ nel titolo della mostra sintetizza la realtà sfaccettata del Camerun, teoricamente un paese bilingue ma culla di 200 lingue tra cui il Pidgin Inglese Camerunense, simbolo della complessità storica del paese. In sospeso tra storia personale e riflessione universale, la ricerca di Nkoth è permeata da domande sull’identità e sui sentimenti ambigui associati al senso di appartenenza. TRANSFERRED MEMORIES (Work No Dey) è una documentazione profonda della complessità di due sistemi sociali e politici opposti - il Camerun e gli Stati Uniti - e della storia e delle tradizioni familiari dell’artista.
Artista
Nato in Camerun, Ludovic Nkoth (n. 1994) si è trasferito negli Stati Uniti all'età di 13 anni e ora vive e lavora a New York.
Le creazioni artistiche di Ludovic Nkoth catturano l'essenza dell'esperienza Africana con una profondità emotiva senza pari. Ciascuno dei suoi densi ritratti è un passaggio verso un mondo di colore e texture.
Attraverso il suo abile utilizzo di rosa, rosso, giallo, blu e marrone e di segni fluide, Ludovic Nkoth trasforma un singolo volto in una mappa di complessità. Con ogni colpo di pennello, l’artista scopre la bellezza e allo stesso tempo le sofferenze che spesso sono nascoste dietro una facciata di stoicismo.
Nkoth, artista nato in Camerun che ha fatto della sua casa gli Stati Uniti, porta al suo lavoro una prospettiva unica, infondendolo con le sue esperienze personali. La sua pratica è una fusione senza soluzione di continuità tra arte e introspezione, e ogni sua opera funge da riflesso sulla sua storia familiare, la tradizione e il retaggio coloniale che continua ad influenzare le vite delle persone di colore oggi.
Nelle mani di Nkoth, la tela diventa una potente piattaforma che analizza la società, esplorando le sfide che la comunità di colore affronta ogni giorno.