Only the Ashes
MASSIMODECARLO è lieta di presentare Only the Ashes, nuova mostra personale di Sanford Biggers. La mostra propone per la prima volta la serie di sculture Chimera, una nuova direzione nella ricerca dell’artista, accanto a esempi seminali di opere prodotte dall’artista negli ultimi due decenni.
Le opere di Sanford Biggers viaggiano attraverso la storia e lo spazio, cristallizzando lo scorrere del tempo e avvicinando estetiche, materiali e concetti eterogeneii. Tali elementi non sono usati in giustapposizione l'uno all'altro ma sono piuttosto uniti da un denominatore comune, l'interazione umana, presente – letteralmente o concettualmente – in tutte le sue opere. Presentando una panoramica ampia della produzione di Biggers, Only the Ashes restituisce il ruolo cruciale che il sincretismo svolge nella sua pratica.
Il trio di opere in marmo esposto, Andromeda, Nile and A Wiser Fool della serie Chimera, muovono dalla recente consapevolezza acquisita sul concetto di "white-washing" culturale che ha avuto come oggetto la scultura classica greco-romana. Sebbene sia stereotipicamente accettata come realizzata in pietra bianca pura, si ritiene che la scultura classica fosse originariamente dipinta a colori: spogliata della sua estetica originale, le opere sono state oggetto di appropriazione per sostenere la narrativa dell'omogeneità e della superiorità dei bianchi europei. Sanford Biggers traccia un parallelo con il fenomeno del "black-washing", il processo attraverso cui maschere e oggetti africani, similmente private di pittura e ornamenti, nonché di qualsiasi uso rituale, compaiono in moltissimi esempi di modernismo europeo dell'inizio del XX secolo.
Le opere della serie Chimera, un mash-up di maschere, oggetti e corpi africani ed europei, evidenziano le interpretazioni culturali errate causate dall'ignoranza della fonte ed estetica originaria. Le opere presentano una fusione polemica di forme umane e spirituali mentre le loro componenti conflittualli sono omogeneizzate dal marmo monocromatico, che le trasforma in "oggetti per una futura etnografia".
Stand, Ride and Redeemer, al contrario, utilizzano una combinazione di materiali diversi per concentrarsi sui singoli soggetti; le piccole sculture realizzate a mano, denominate da Biggers "oggetti di potere", sono ispirate a persone specifiche, ma la loro identità non è esplicitata. Le sculture avatar si completano con un’ombra impreziosita da paillettes che si sviluppa dalla base dell’oggetto alla parete retrostante. L'ombra impersonifica il potere all'interno della scultura, suggerendo la presenza corporea all'interno dell'opera.
La serie Codex, che include sia i quilt che le sculture, incoraggia lo spettatore ad immergersi nella fisicità dell'opera d'arte. Analogamente allo studio della radice culturale presente nella serie Chimera, nella serie Codex, Biggers formula le composizioni dei suoi quilt attingendo a una ampia varietà di oggetti e materiali.
Partendo da antichi quilt artigianali come base del suo lavoro, l’artista cuce letteralmente insieme i tessuti per creare un'opera unica. Questo processo riunisce non solo materiali diversi ma anche una coralità di autori: le trapunte sono opere collaborative tra l'artista e i loro creatori originali, la cui maestria e movimento fisico sono intrecciati nella cucitura a mano della trapunta, mentre le imperfezioni e la patina lasciate dai corpi nel corso degli anni di utilizzo creano una trama superficiale unica. Il lascito dei collaboratori passati impregna le opere di una presenza auratica che spinge lo spettatore a percepire il proprio corpo e la propria presenza all'interno di queste opere tattili, installate senza alcuna barriera di vetro.
Only the Ashes esplora l’eredità della storia della rappresentazione in un intreccio di tempi, luoghi e oggetti diversi, convertendo le opere stesse in residuo del passato, del mito e della narrativa futura.
Artista
Sanford Biggers (Los Angeles, 1970) vive e lavora a New York, negli Stati Uniti.
La pratica di Biggers abbraccia una gamma di medium che comprendono film, installazioni, video, disegno, scultura e performance. Attraverso questi diversi linguaggi, l'artista sfida le nostre conoscenze sulla storia e i suoi simboli, combinando le tradizioni e l'estetica afroamericane con il simbolismo giapponese, i riferimenti mitteleuropei con le esperienze urbane contemporanee e la tecnica italiana con i ritmi della musica Hip Hop.