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On the Lost Highway | Organizzata da Bob Nickas

Date
07.10.2024 | 09.11.2024
File
COMUNICATO STAMPA
TESTO DI BOB NICKAS

MASSIMODECARLO è lieta di presentare una mostra personale dell'artista svizzero Olivier Mosset, intitolata On the Lost Highway, organizzata dal critico e curatore americano Bob Nickas. In questa mostra, Mosset ci invita a riflettere sui percorsi tortuosi e incerti della vita e dell'arte. Come in un road trip senza GPS, le sue opere ci fanno dubitare del luogo in cui ci troviamo e, ancor più ironicamente, di che importanza abbia. Mosset analizza la crisi esistenziale della pittura, sfidando i confini del monocromo. Nei suoi dipinti camaleontici, il colore muta e sfugge continuamente alla staticità.

Organizzata da Bob Nickas, complice di vecchia data delle esplorazioni artistiche di Mosset, questa mostra riflette l'arguzia e il cameratismo che i due hanno condiviso nel corso degli anni. La loro amicizia risale al secolo scorso; Mosset ricorda con affetto un incontro in uno spazio chiamato “Art for Social Change”, anche se i dettagli rimangono felicemente nebulosi. Nel corso degli anni, Nickas ha incluso il lavoro di Mosset in molte delle sue mostre collettive e ha scritto ampiamente sulla sua pratica, coltivando un rapporto basato sulla comprensione reciproca, l'irriverenza e l'apprezzamento condiviso per l'assurdo. Da uno di questi momenti di serendipità è nato Bob's Kitchen, un dipinto ispirato al tentativo malriuscito di Nickas di ridipingere la propria cucina. L'opera trova umorismo nella banalità: un piano beige, un fondo bianco e nessun significato più profondo della vernice sulla tela stessa.

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Le opere esposte in On The Lost Highway sfuggono all’interpretazione immediata, così come Mosset stesso. Ad un primo sguardo, i dipinti sembrano monocromi, eppure la loro superficie camaleontica scintilla e muta, trasformandosi delicatamente a seconda della luce e del punto di vista del fruitore. La vernice a base di perla crea un’esperienza visiva che sfida la categorizzazione definitiva: ciò che “appare marrone cacao di mattina potrebbe assumere una sfumatura bluastra/violacea nel tardo pomeriggio. Un dipinto che sembra verde smeraldo di fronte a noi potrebbe diventare di un brillante magenta passandoci accanto”, commenta Nickas, sottolineando l’influenza della luce circostante e della prospettiva visiva. Questa qualità dinamica gioca con la nostra percezione, rendendo l’atto di guardare un continuo processo di scoperta, invece che una conclusione certa.

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Nella loro resistere a conformarsi ad un’identità fissa, i dipinti fanno eco all’ambivalenza che lo stesso Mosset prova verso il significato. Le opere sono insite in uno spazio che non è né qui né lì, una sorta di limbo visivo – portanto il visitatore verso un luogo indefinito. Questi lavori sono sfrontatamente quello che sono, come Mosset insisterebbe a dire. Eppure, nel loro silenzioso rifiuto a conformarsi, suggeriscono qualcosa di più profondo: un dialogo esistenziale tra l’opera d’arte ed il fruitore. Invece di offrire risposte, questi dipinti provocano domande.


Insieme, Mosset e Nickas presentano una mostra che mette da parte ogni pretesa, invitandoci a soffermarci nei suoi spazi effimeri. Che sia una cucina, una tela, o un’autostrada sperduta, ci ricordano che il significato è sempre fluido, perfino opzionale – “è quello che è”, direbbe Mosset.

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Window - South Audley

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Untitled
1970
Olivier Mosset
Unknown
Olivier Mosset

Olivier Mosset è nato nel 1944 a Berna, in Svizzera; vive e lavora a Tucson, in Arizona.


Con un approccio minimalista che esplora l'astrazione concettuale nel mondo della pittura, Olivier Mosset compie un'indagine profonda sui concetti fondamentali di creazione, minimalismo e autorialità. Figura centrale dell'astrazione del dopoguerra, Mosset ha intrapreso il suo percorso artistico nella Parigi degli anni Sessanta. Dopo aver collaborato con Jean Tinguely e Daniel Spoerri, ha stretto legami con gli artisti Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni. Insieme, hanno realizzato una serie di interventi artistici rivoluzionari che hanno sfidato le convenzioni del mondo dell'arte, confluendo poi nella formazione del celebre collettivo BMPT.


Gli iconici dipinti a cerchio nero di Mosset, che comprendono 200 tele identiche di 1 m x 1 m realizzate tra il 1966 e il 1974, hanno consolidato la sua posizione di innovatore nella ricerca della neutralità creativa. Trasferitosi a New York, la sua pratica subisce una svolta decisiva, concentrandosi sull'esplorazione del colore e delle dimensioni dei suoi dipinti, producendo esclusivamente monocromi fino al 1986. Negli anni successivi, Mosset si è dedicato alla sperimentazione degli elementi fondamentali della pittura stessa.


Le opere di Mosset sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York, della Rubell Family Collection di Miami, del Kunstmuseum di Berna, del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi, del MAC - Musée d'Art Contemporain di Lione e di Le Consortium di Digione. Olivier Mosset ha rappresentato la Svizzera alla 44a Biennale di Venezia.