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Olivier Mosset

Date
05.12.2023 | 15.12.2023
Galleria
Pièce Unique
File
COMUNICATO STAMPA

Quando Massimo De Carlo inaugura la sua prima galleria nel 1987 a Milano, la mostra di apertura si intitola semplicemente: Olivier Mosset.


Da allora, l'artista e il gallerista collaborano in numerose occasioni, fino alla presentazione di oggi a Pièce Unique, quarta mostra personale e la nona in totale con la galleria.

L'importanza di Olivier Mosset nella storia dell'arte contemporanea, e più specificamente dell'arte astratta del dopoguerra, è difficile da sopravvalutare: a partire dall’iconica serie di cerchi neri - 200 tele identiche di 1m x 1m prodotte tra il 1966 e il 1974 - Mosset si è affermato come figura centrale nell'utopica ricerca di neutralità creativa.


Con Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni, organizzano negli anni 60 varie "dimostrazioni" radicali. Da opere dipinte in pubblico e poi rimosse dallo spazio espositivo in modo che nessuno le vedesse, a un intervento in un teatro, questo "gruppo", identificato come BMPT, ha scosso il sistema dell'arte.


Lo sforzo costante di decostruire la pittura e la messa in discussione radicale del contesto, della soggettività e dell'autorialità sono da sempre al centro della pratica di Mosset.

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TBT
2023
Olivier Mosset

Il dipinto presentato oggi a Pièce Unique, TBT rappresenta un nuovo capitolo di questa ricerca di neutralità definitiva. Utilizzando una vernice camaleonte su un pannello di alluminio a nido d'ape, la sua "mano" è quasi invisibile.


Il titolo stesso dell'opera, TBT - "to be titled" - implica una certa distanza tra l'artista e il suo lavoro. Destinata a rimanere in uno stato di divenire, l'opera sembra mettere in discussione la sua esistenza.


TBT è il proseguimento dell'esplorazione di Mosset: la vernice della superficie scintillante la fà cambiare costantemente, a seconda della posizione dello spettatore e dell'illuminazione.

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Tra pop art, minimalismo e arte cinetica, TBT allude sottilmente a tutte queste correnti artistiche: l'effetto scintillante dell'opera ricorda i colori vivaci delle paillettes della pop-art, il suo aspetto piatto e colorato unito dà l'illusione di un monocromo astratto e, infine, la sua superficie pigmentata la rende un'opera mutante.


Infine, scegliendo di appendendere TBT a diamante anziché orizzontalmente, Mosset ricorda in quest’ultimo gesto il fragile equilibrio sul quale risiede l’esistenza di oggetti che possono essere considerati opere d'arte.

Olivier Mosset

Olivier Mosset è nato nel 1944 a Berna, in Svizzera; vive e lavora a Tucson, in Arizona.


Con un approccio minimalista che esplora l'astrazione concettuale nel mondo della pittura, Olivier Mosset compie un'indagine profonda sui concetti fondamentali di creazione, minimalismo e autorialità. Figura centrale dell'astrazione del dopoguerra, Mosset ha intrapreso il suo percorso artistico nella Parigi degli anni Sessanta. Dopo aver collaborato con Jean Tinguely e Daniel Spoerri, ha stretto legami con gli artisti Daniel Buren, Michel Parmentier e Niele Toroni. Insieme, hanno realizzato una serie di interventi artistici rivoluzionari che hanno sfidato le convenzioni del mondo dell'arte, confluendo poi nella formazione del celebre collettivo BMPT.


Gli iconici dipinti a cerchio nero di Mosset, che comprendono 200 tele identiche di 1 m x 1 m realizzate tra il 1966 e il 1974, hanno consolidato la sua posizione di innovatore nella ricerca della neutralità creativa. Trasferitosi a New York, la sua pratica subisce una svolta decisiva, concentrandosi sull'esplorazione del colore e delle dimensioni dei suoi dipinti, producendo esclusivamente monocromi fino al 1986. Negli anni successivi, Mosset si è dedicato alla sperimentazione degli elementi fondamentali della pittura stessa.


Le opere di Mosset sono presenti nelle collezioni permanenti del MOMA di New York, della Rubell Family Collection di Miami, del Kunstmuseum di Berna, del Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris di Parigi, del MAC - Musée d'Art Contemporain di Lione e di Le Consortium di Digione. Olivier Mosset ha rappresentato la Svizzera alla 44a Biennale di Venezia.

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