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Mushroom Mathematics

Date
15.11.2018 | 12.01.2019
File
OTHER

Massimo De Carlo è lieto di presentare Mushroom Mathematics, la nuova mostra di Carsten Höller. L'artista ritorna in Italia dopo aver presentato all'inizio di quest'anno The Florence Experiment all’interno di Palazzo Strozzi a Firenze. Con un approccio scientifico simile, Carsten Höller presenta in anteprima una serie di sculture e dipinti che trasformano la galleria in una macchina del dubbio.

Entrando nella prima stanza della galleria ci troviamo di fronte a una grande vetrina che ospita 48 repliche di funghi in vari colori, dimensioni e forme, ciascuna composta da una metà di Amanita muscaria e una metà scelta tra varie specie di funghi commestibili, non commestibili o velenosi. L’Amanita muscaria (conosciuto anche col nome di “ovolo malefico”) è un elemento importante nella storia culturale: possiede proprietà velenose e psicoattive ed è ampiamente usato nei riti sciamanici. Nelle fiabe, nei primi film di Walt Disney e persino in videogiochi come Super Mario Bros, questo fungo straordinario diventa il simbolo dell’inatteso. Nell'epoca vittoriana l’Amanita ha iniziato ad apparire anche sulle cartoline per gli auguri di Natale. Per questo motivo alcuni pensano potrebbe aver influenzato la rappresentazione di Babbo Natale (prima che la Coca-Cola iniziasse a sfruttare il personaggio vestito di rosso e di bianco per fini commerciali).

La sala principale è popolata da una serie di Giant Triple Mushrooms che spuntano all’interno dello spazio storico di Palazzo Belgioioso. Queste sculture sono composte da una metà di Amanita muscaria e due quarti di altri funghi. Questi misteriosi elementi vegetali (sui quali gli scienziati hanno ancora molte domande senza risposta) sono per Carsten Höller l'icona dell'incertezza, dell'ambiguità, nonché il simbolo della tensione infinita verso la ricerca: non solo aprono la nostra mente ad effetti imprevedibili, ma lo fanno vivendo e riproducendosi con modalità per lo più incomprensibili.

Le grandi sculture sono circondate da una serie di quadri rotondi, quadrati e romboidali delle stesse dimensioni, realizzati in diversi colori: i Division Paintings. Questi si basano su un semplice principio di partizione matematica: una linea dipinta al centro della tela divide la superficie in due parti della stessa dimensione. Una sezione viene successivamente divisa in due nuove metà e, seguendo questo schema geometrico, la tela viene divisa più e più volte. Con il loro aspetto chiaro e accessibile, questi dipinti utilizzano un percorso semplice per raggiungere il più complesso dei concetti, l'infinito.

Nella piccola sala di lettura troviamo la minimalista L Platform, una piattaforma metallica accessibile con cerchi rotanti, il diametro di ognuno dei quali è calcolato in base alle dimensioni complessive della piattaforma. La disposizione dei cerchi segue un principio di linee divisorie: il centro di ciascun cerchio si trova nel punto in cui le linee si incontrano. L’assenza del cerchio finale fa sì che la successione rimanga aperta.

Popolata da funghi giganti e a grandezza naturale e da quadri lineari astratti, Mushroom Mathematics mescola geometria e magia, codice e invenzione, razionalità e assurdo, invitandoci a esplorare nuovi metodi di comprensione.

Photo by John Scarisbrick
Carsten Höller

Carsten Höller è nato a Bruxelles nel 1961 da genitori tedeschi, ora vive e lavora tra Stoccolma, Svezia e Biriwa (Ghana).


Carsten Höller applica la sua formazione scientifica nel lavoro di artista, concentrandosi in particolare sulla natura delle relazioni umane. Attraverso le sue installazioni,Höller induce nel pubblico stati di confusione e dubbio, ma anche eccitazione e piacere. Per molti versi sfuggente, Höller promuove intenzionalmente un senso di perplessità, che spesso porta a numerose e persino contraddittorie interpretazioni del suo lavoro.


Le sue opere sono presenti nelle collezioni di numeri musei, tra cui il Centre Pompidou di Parigi; Fondazione Prada, Milan; Tate Collection, London; Luma Foundation, Arles.