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Lost Corner Lot Play

Aaron Garber-Maikovska

Date
05.09.2023 | 30.09.2023
File
COMUNICATO STAMPA
Vlcsnap 2023 09 12 15h26m52s688
Vlcsnap 2023 09 18 11h30m52s069

MASSIMODECARLO è lieta di presentare Lost Corner Lot Play, la prima mostra personale di Aaron Garber-Maikovska presso Casa Corbellini-Wasserman. Questa mostra segna il ritorno dell'artista in Italia dopo il suo ultimo progetto con la galleria a Palazzo Belgioioso, nel 2021.

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Il termine “distillazione” si rifà all'estrazione di un significato essenziale o alla riduzione dei suoi aspetti più importanti, e al contempo al processo di purificazione di un liquido attraverso riscaldamento e raffreddamento. Sia questo uno sforzo linguistico o un processo fisico, la “distillazione” è alla base della pratica di Garber-Maikovska.


Assorbendo la tensione tra paesaggi naturali e costruiti, Garber-Maikovska “distilla” la sua percezione degli spazi liminali tra paesaggi naturali e artificiali in un insieme intuitivo e somatico di gesti, che, come intime cerimonie codificate, traducono e sintetizzano la sua esperienza nell'attraversare queste geografie, con le loro frequenze ed energia.

Praticando queste cerimonie gestuali quotidianamente - che preferisce definire come la sua “pratica somatica” anziché danza, evitando così di implicare un tono teatrale più elevato - Garber-Maikovska si esibisce mettendo in campo l’interazione tra la sua mente e il suo corpo. Avvicinandosi all'inconscio, la sua pratica somatica viene poi catturata, tradotta e nuovamente “distillata” grazie alla pittura, che rimane testimone materiale di questi momenti sospesi di consapevolezza.

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Le opere presentate in Lost Corner Lot Play sono “distillazioni” del vagabondare dell'artista in paesaggi naturali del Sud della California, dove Garber-Maikovska risiede, e della loro esistenza al confine con paesaggi urbani costruiti e modificati dall'uomo: Pollock Pines, Humboldt Toiyobe, così come Fremont Pass in Colorado, Washoe Valley, Nevada o Hermit Ridge, Arizona. Queste vaste e incontaminate pianure, maestose montagne ricoperte di neve candida, splendenti sotto un cielo azzurro brillante, sono il cuore pulsante che segna il ritmo delle composizioni di Garber-Maikovka nella mostra.

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Guidato dalla consapevolezza del suo corpo che si muove attraverso questi paesaggi naturali come un "flaneur" in passeggiata, le sue opere d'arte incarnano un potere trasformativo, invitando lo spettatore nelle sue "psicogeografie".


Attento all'interazione tra la pittura e la superficie, Maikovska utilizza gli oil-stick (colori ad olio in barre) che crea lui stesso in studio, applicate direttamente e intuitivamente su leggeri pannelli di polipropilene scanalato. In occasione di Lost Corner Lot Play, Garber-Maikovska presenta anche una eccezionale serie di nuove opere su tela, medium che non utilizza dagli anni '90.

Spinto dell'energia del pigmento puro, Garber-Maikovska guida ogni composizione con i suoi movimenti, traducendoli sulla superficie per rivelare le dissonanze, i contrasti e le armonie delle interazioni tra i colori, le loro frequenze e densità. Garber-Marikovska non si limita a stendere la pittura, bensì a svelarla, a "scavarla" dalla superficie stessa.

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Il gesamtkunstwerk di Garber-Maikovska dà materialità alla sua percezione poetica di finito e infinito - del destino, della spiritualità e delle idee, in conflitto con la dura realtà fisica degli spazi. La sua arte ne ammorbidisce i contorni, fino a farli coesistere nelle sue composizioni sospese e sensoriali.

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Aaron Garber-Maikovska

Aaron Garber-Maikovska è nato a Washington D.C. nel 1978. Vive e lavora a Los Angeles, California.


Il lavoro di Aaron Garber-Maikovska si spinge oltre i confini della pittura tradizionale, poiché la sua esperienza somatica informa profondamente il suo processo creativo. La sua pratica artistica è un riflesso dell'interdipendenza tra il suo corpo fisico e l'opera che produce. L'artista impiega varie tecniche per produrre composizioni astratte dai colori vivaci e dalla texture ricca. Nei suoi dipinti crea campi di colore che si fondono e interagiscono tra loro, alternati da un'unica linea continua. L'artista descrive questa linea come un personaggio con cui improvvisa, dando vita alla superficie bidimensionale in un modo che richiama il suo approccio somatico alla creazione artistica. L'approccio di Garber-Maikovska alla pittura è profondamente intuitivo: l'artista si abbandona al flusso della sua intuizione e lascia che siano i suoi impulsi a guidare la sua mano. Le sue opere in polietilene diventano una manifestazione fisica dei suoi pensieri e sentimenti più intimi, con ogni pennellata che rappresenta un gesto intriso di un significato personale ma anche universale.


Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti del Los Angeles County Museum of Art; Hammer Museum, Los Angeles; Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington D.C.; Walker Art Center, Minneapolis; Fondation Louis Vuitton, Paris; Long Museum, Shanghai.