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John Armleder

John Armleder

Date
14.12.2008 | 31.01.2009
Location
Massimo De Carlo, Milano
Un'altra mostra personale di John M Armleder, a rinsaldare il legame storico che unisce l'artista e la Galleria Massimo De Carlo da più di vent'anni. La mostra prende spunto dal famoso Christmas Party, evento spettacolare che da 10 anni John M Armleder celebra a Ginevra con personalità celebri provenienti da tutto il mondo dell'arte contemporanea. Tema dominante dei nuovi lavori presentati dall'artista in galleria è proprio il Natale, a partire dalle installazioni site-specific con tavoli e neve sparsa, cui si accostano i caratteristici pour painting e la sequenza di specchi colorati intercalati a neon circolari, fino alle tele intessute di palline e decorazioni natalizie, cui si alternano gli optical painting. E ancora, nelle sale superiori, pannelli di masonite traforata tra cui occhieggiano luci colorate e un'installazione con alberi di Natale in miniatura. Un iperdecorativismo e un'opulenza di luci, lacche e glitter che, negli studiati e sorprendenti effetti visivi, ostentano una matrice marcatamente kitsch. L'artista svizzero, che ha attraversato la storia delle neo-avanguardie, è noto per l'eterogeneità del suo lavoro, in cui riesce a coniugare spirito fluxus e pittura astratta, ready-made e scultura, performance e installazione, sottraendosi al contempo da ogni definizione univoca e categorica: tutto nella sua produzione è in continuo cambiamento e ogni cosa, come nella vita, fluisce con naturalezza da una forma all'altra. John Armleder, nato a Ginevra nel 1948, ha esposto nei più importanti musei d'arte contemporanea internazionali tra cui l'Institute of Contemporary Art di Boston, l'Institute of Contemporary Art di Philadelphia, la GAMeC di Bergamo, la Kunsthalle di Zurigo, il Consortium di Digione, il Museum of Contemporary Art di Sydney, il MoMA di New York e il Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris. Tra le mostre personali più recenti quella al MAMCO - Musée d'Art Moderne et Contemporain di Ginevra nel 2007, al Kunstverein di Hannover e alla Tate Liverpool nel 2006.