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impudici ludici

Date
12.12.2003 | 24.01.2004
Location
Massimo De Carlo, Milano
Luigi Ontani presenta quattro nuovi oli su tavola (i più grandi mai realizzati sino ad ora) e un "Canopo di LeonArdo FioRito". Ontani ribadisce la sua attrazione per le storie dell'arte e della cultura intrise di letteratura.La straordinaria vena narrativa dell'artista si palesa in "ludici impudici brAmando et anelando Altrove", dove, nel cielo turchino che sovrasta i peculiari monti di Montovoli, si dispiega, una sorta di baccanale, popolato da figure allegoriche, divinità e maschere della cultura popolare, che rimandano alla tradizione pittorica e figurativa del XVI e XVII secolo e sottolineano il legame dell'artista con la tradizione classica.Così, cercando tra le figure che in girotondo si muovono in aria troviamo Mercurio, Ganesh, le tre età dell'uomo, la Chimera, il Centauro, Grillo Dante, due autoritratti dell'artista, personaggi della commedia dell'arte. Il legame e il senso d'appartenenza alla tradizione classica è evidente in "cielo Celibe celebre Dei antenati noti rinoAmati" dove l'artista rappresenta - come in una sorta di genealogia - i sui avi ideali: Guido Reni, Fra Galgario, Savinio, Galileo Chini, Fontana, il Bronzino adolescente, Parmigianino, l'Arcimboldo, e al centro Gemito sotto forma di sole e De Pisis adolescente sotto forma di luna.In "mascherine d'Arte et Aorte incroCiate elementAri" è chiara l'allusione cosmica ai cieli concentrici che rimanda alle rappresentazioni medievali del mondo. Al centro i quattro elementi: terra, acqua, fuoco e aria dai quali si irraggiano figure, divinità e allegorie.La mostra si chiude con "mistEros UniDiVerso con CleoPatria et l'EuroPupo" in cui l'Italia nutre l'Europa che tiene in grembo, ma nel contempo viene sovrastata da Mister Universo che con le sue ali chiude la monumentale composizione.
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Luigi Ontani

Luigi Ontani (nato nel 1943, Vergato, Bologna) è uno dei più influenti e notevoli Artisti italiani che lavorano oggi. L'opera idiosincratica di Ontani rappresenta una radicale contrapposizione a quella adottata dall'Arte Povera negli anni in cui divenne famoso.


Le sue fotografie, i suoi disegni, le sue installazioni, le sue performance e i suoi tableaux vivants sono legati a una ricchissima tradizione iconografica occidentale e orientale. È spesso il soggetto del proprio lavoro, vestendo gli abiti di figure mitiche della storia, della religione o della letteratura, attingendo a fonti molto diverse, vicine e lontane nel tempo.


Ontani ha iniziato la sua carriera negli anni '70 ed era noto per i suoi tableau vivant: performance fotografate e videoregistrate in cui si presentava in vari modi - da Pinocchio a Dante, da San Sebastiano a Bacco - personificando temi storici, mitologici, letterari e popolari. Ontani si è espresso attraverso l'uso di diverse tecniche nel corso della sua carriera: dai suoi “oggetti pleonastici” realizzati in gesso, alla “stanza delle similitudini”, realizzata con oggetti tagliati nel cartone ondulato. Queste tecniche non sono fini a se stesse, ma sono occasioni per sperimentare e formulare variazioni dei soggetti che più interessano l'artista: un viaggio “transitorio” attraverso il mito, la maschera, il simbolo e la rappresentazione iconografica.


Il suo lavoro è stato presentato in importanti mostre nazionali ed internazionali e in numerose mostre personali: Bologna, Galleria d’arte moderna, 1990; Frankfurt, Frankfurter Kunstverein, 1996; Rome, Acquario Romano, 2000; New York, PS 1 Contemporary art center, 2001; Gent, SMAK, 2003-04; Faenza, International Ceramics Museum, 2006; Rome, Lorcan O’Neill Gallery, 2007-08; Naples, Capodimonte Museum, 2010; Bern, Kunsthalle, 2012; Rome, Hendrik Christian Museum Andersen, 2014; Rome, Academy of San Luca (2017).Ontani ha anche partecipato a varie dizioni della Biennale di Venezia (1978, 1986, 1995).