20 A3114

Elad Lassry

Date
10.04.2015 | 01.05.2015
Location
Massimo De Carlo, Milano
File
OTHER

Il 10 aprile la galleria Massimo De Carlo presenta una nuova mostra personale di Elad Lassry. Con una serie di opere inedite questa mostra sintetizza gli ultimi anni di ricerca dell’artista che si confronta per la seconda volta con gli spazi industriali della galleria Massimo De Carlo in via Ventura a Milano.

Al centro di questo nuovo corpo di lavori in mostra, installati nella sala più grande della galleria, c’è un’indagine da parte di Elad Lassry sulle possibili implicazioni dell’immagine e anche un interrogarsi sulla sua essenza, intesa come un’unità simultanea di condizioni, possibilità e fallimenti. Per Elad Lassry l’immagine diventa entità e spazio irrisolto di raffigurazione, oscillando tra il riconoscimento della fotografia come la rappresentazione di un oggetto e l’identificazione della stessa in un oggetto vero e proprio. In questo modo Elad Lassry sfida lo stato di bidimensionalità consentendo all’immagine di assumere una forma concreta.

Queste opere portano avanti il proposito filosofico di Elad Lassry in cui l'immagine oscilla tra il suo essere rappresentazione e il suo essere un oggetto di uno spazio quasi letterale. Questa idea ha radici nell’esercizio di sublimazione della fotografia, in cui la sua relazione con il contesto è persa e, spogliata dei suoi dettagli, ne fa emergere i soli elementi formali.

Interessato all’uso di tecniche analogiche per rivelare fenomeni contemporanei, Elad Lassry mette in atto nuove opportunità per rendere possibili inedite esperienze visive. Queste strategie impongono allo spettatore lo sforzo continuo di non considerare l’immagine come rappresentazione fotografica pur mantenendone la consapevolezza.

Nella nuova serie di lavori intitolati Untitled (Swimmers), 2015 e realizzati per la prima volta in occasione di questa mostra Elad Lassry utilizza una tecnica industriale in cui un set di stampe su gelatina d’argento, perle d’acciaio e pigmenti sono incorporati all’interno di vetro acrilico. Con la materializzazione di una stampa e di oggetti disposti sullo stesso "piano immagine" Elad Lassry chiede allo spettatore di ridefinire i propri codici visivi riconosciuti e di attuare uno scambio tra la lettura di informazioni fotografiche effettive e di elementi non-fotografici alla ricerca di un nuovo spazio concettuale.

Lassry Portrait 01
Elad Lassry

Elad Lassry è nato a Tel Aviv nel 1977; vive e Lavora a Los Angeles.


Elad Lassry crea e riscopre immagini tratte da una vasta gamma di fonti, reimpiegandole in una varietà di media, inclusi fotografia, video, disegno e scultura.


Lassry descrive le sue opere, che sono tutte esattamente nella stessa scala, come qualcosa in sospeso tra una scultura e un’immagine. L’artista ottiene queste effetto attraverso un gioco di spazi virtuali e reali. L’immagine in ogni opera propone uno spazio virtuale, mentre la cornice, che non è supplementare all’immagine ma parte di essa, fornisce all’immagine stessa uno spazio reale da occupare. Lassry poi dispiega l’immagine come un ambiguo e fluttuante significante, che si combina con la cornice per creare una nuova serie di condizioni. Questa entità ibrida diventa una sorta di puzzle epistemologico, che coinvolge le facoltà percettive dello spettatore. Come può un’oggettualità influenzarci mentre leggiamo l’immagine? Quanto il soggetto dell’immagine influenza la nostra percezione dell’oggetto?


Le opere di Lassry sono presenti nelle collezioni permanenti del MoMA – Museum of Modern Art di New York; Guggenheim, New York; Walker Art Center, Minneapolis; Whitney Museum of American Art, New York; MOCA - Museum of Contemporary Art, Los Angeles; Art Institute of Chicago, Chicago.