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Elad Lassry

Date
10.04.2015 | 01.05.2015
Location
Massimo De Carlo, Milano
File
OTHER

Il 10 aprile la galleria Massimo De Carlo presenta una nuova mostra personale di Elad Lassry. Con una serie di opere inedite questa mostra sintetizza gli ultimi anni di ricerca dell’artista che si confronta per la seconda volta con gli spazi industriali della galleria Massimo De Carlo in via Ventura a Milano.

Al centro di questo nuovo corpo di lavori in mostra, installati nella sala più grande della galleria, c’è un’indagine da parte di Elad Lassry sulle possibili implicazioni dell’immagine e anche un interrogarsi sulla sua essenza, intesa come un’unità simultanea di condizioni, possibilità e fallimenti. Per Elad Lassry l’immagine diventa entità e spazio irrisolto di raffigurazione, oscillando tra il riconoscimento della fotografia come la rappresentazione di un oggetto e l’identificazione della stessa in un oggetto vero e proprio. In questo modo Elad Lassry sfida lo stato di bidimensionalità consentendo all’immagine di assumere una forma concreta.

Queste opere portano avanti il proposito filosofico di Elad Lassry in cui l'immagine oscilla tra il suo essere rappresentazione e il suo essere un oggetto di uno spazio quasi letterale. Questa idea ha radici nell’esercizio di sublimazione della fotografia, in cui la sua relazione con il contesto è persa e, spogliata dei suoi dettagli, ne fa emergere i soli elementi formali.

Interessato all’uso di tecniche analogiche per rivelare fenomeni contemporanei, Elad Lassry mette in atto nuove opportunità per rendere possibili inedite esperienze visive. Queste strategie impongono allo spettatore lo sforzo continuo di non considerare l’immagine come rappresentazione fotografica pur mantenendone la consapevolezza.

Nella nuova serie di lavori intitolati Untitled (Swimmers), 2015 e realizzati per la prima volta in occasione di questa mostra Elad Lassry utilizza una tecnica industriale in cui un set di stampe su gelatina d’argento, perle d’acciaio e pigmenti sono incorporati all’interno di vetro acrilico. Con la materializzazione di una stampa e di oggetti disposti sullo stesso "piano immagine" Elad Lassry chiede allo spettatore di ridefinire i propri codici visivi riconosciuti e di attuare uno scambio tra la lettura di informazioni fotografiche effettive e di elementi non-fotografici alla ricerca di un nuovo spazio concettuale.

L'artista

Elad Lassry

Elad Lassry