20 A1555

Charivari

John Armleder

Date
18.02.2015 | 28.03.2015
Location
Massimo De Carlo, Milano
File
OTHER

Massimo De Carlo presenta Charivari una nuova grande mostra personale dell’artista svizzero John Armleder che porta negli spazi di Via Ventura della galleria Massimo De Carlo un ciclo di opere inedite e site-specific.

L’universo di John Armleder affonda le proprie radici nella libertà e nell’ironia del movimento Fluxus. Con la sua ampiezza stilistica e lessicale, John Armleder crea un mondo scintillante costellato di opere multiformi in equilibrio precario sul confine tra arte, design, figurazione e astrazione. Con la sua ironia colta e arguta e una fascinazione glamour per il mondo dello spettacolo e dell'intrattenimento, l’opera di John Armleder sfugge a ogni possibile definizione, è una produzione in continuo cambiamento e ogni cosa, come nella vita, fluisce con naturalezza da una forma all'altra.

Con Charivari John Armleder presenta una nuova serie di opere eclettiche e allo stesso tempo misteriose, per la loro natura e per il processo attraverso cui le ha realizzate, che sintetizzano la lunga carriera espositiva dell’artista. Nella prima sala della galleria un grande omaggio alla mostra Horizon Home Sweet Home di James Rosenquist alla galleria Leo Castelli nel 1970. Come allora lo spettatore è proiettato in un’atmosfera quasi futuristica: installazioni ritmiche di luci led, la melodia di Blue Danube Waltz nella versione pianoforte di Josef Lhevinne diffusa simultaneamente a diverse velocità e macchine che vaporizzano fumo in tutta la sala contribuiscono a creare un misterioso paesaggio sospeso e surreale, dal quale emergono tele nere e oro di diverse misure che sembrano simulare una prospettiva immaginaria, o qualche dettaglio di un mondo geometrico sconosciuto. Tanti brevi aneddoti che alludono alla frequentazione dell’artista con Milano ispirano forme e titoli delle opere in mostra, ma sempre in maniera oscura e indecifrabile.

Nella seconda sala della galleria un gruppo di nuove Furniture Sculptures - installazioni che affiancano mobili, oggetti di design o strumenti musicali a dipinti astratti – trasformano la galleria in uno stravagante universo domestico, dominato da composizioni bizzarre, in cui proiettare vite immaginarie sospese tra l’ordine della realtà e il caos del sogno.

Il secondo piano della galleria è un’esplosione di colori: paesaggi lunari, brodi primordiali e biologie immaginarie sorgono sulle pareti e sul pavimento della sala. Realizzati dall’artista versando una vasta quantità di colori e sostanze chimiche sulle superfici delle tele disposte orizzontalmente, questi nuovi Puddle Paintings sono generati dalla volontà di Armleder con la collaborazione del caso: glitter, oggetti insoliti, animaletti di gomma e decorazioni varie rimangono imprigionate nelle dense trame della materia pittorica, trasformando con un tocco kitsch le superfici piatte delle tele in un’esplosione di materia vivente.

John Armleder

John Armleder è nato a Ginevra nel 1948, ed è qui che vive e lavora.


La sua carriera abbraccia cinque decenni e sintetizza molti degli sviluppi estetici associati a quel periodo. Studente di Fluxus a Ginevra negli anni '60 e fondatore del gruppo Ecart, Armleder è stato poi associato, negli anni '80, al concettualismo neogeometrico. Armleder, rinomato per la varietà del suo lavoro, combina lo spirito Fluxus e la pittura astratta, il readymade e la scultura, la performance e grandi installazioni. Come pittore, scultore e artista performativo, Armleder pone costantemente interrogativi su cosa sia l'arte, su cosa possa fare e su cosa sia consentito. Dalle installazioni di dimensioni ridotte ai dipinti astratti, dai quadri geometrici costruttivisti alle sculture di mobili e alle carte da parati con motivi, la sua arte assume, per sua stessa ammissione, gli attributi della pittura suprematista, della scultura minimalista, dell'arte concreta e dei readymade dadaisti, tra gli altri movimenti.


Le sue opere sono presenti nelle collezioni permanenti di molti musei, tra cui il Centre Pompidou di Parigi, il Museum of Modern Art di New York, il Long Museum di Shanghai, Cina, il Getty Research Institute di Los Angeles, il Kunstmuseum di Basilea, Svizzera, la Fondazione Museion - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano e il Moderna Museet di Stoccolma, Svezia.

Annik Wetter 2019 11 05 low