Piotr Uklański è nato nel 1968 a Varsavia, in Polonia. Vive e lavora tra Varsavia e New York.
Uklański ha creato un corpus di opere che utilizza molti tipi di media, tra cui scultura, fotografia, collage, film e performance, e assimila promiscuamente vari riferimenti culturali nel tentativo di sfidare le opinioni della società su politica, morte, sesso e media.
L'opera dell'artista è rappresentata in diverse collezioni pubbliche e private, tra cui: Il Metropolitan Museum of Art, il Museum of Modern Art e il Solomon R. Guggenheim di New York; la Tate Modern di Londra; il Walker Art Center di Minneapolis; il Museo d'Arte Contemporanea di Chicago; il Museo d'Arte Moderna di Varsavia; la Fondazione Francois Pinault di Parigi; tra gli altri.
Uklański ha rappresentato la Polonia alla 26a Biennale di San Paolo nel 2004 e ha partecipato alla 16a Biennale di Istanbul nel 2019, alla 50a Biennale di Venezia nel 2003, alla 63a Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia nel 2006, alla 5a Biennale d'Arte Contemporanea di Berlino nel 2008, alla 75a Biennale Whitney nel 2010 al Whitney Museum of American Art di New York e a documenta 14 nel 2017 a Kassel e Atene.