Oltre il muro - Regina Cœli
A febbraio 2025, il Ministero della Cultura e dell'Istruzione dello Stato Vaticano inaugurerà a Roma il suo primo spazio interamente dedicato all'arte contemporanea. Prendendo il nome dal suo indirizzo, Conciliazione 5 debutta nell'ambito del Giubileo degli Artisti, una speciale iniziativa voluta da Papa Francesco all'interno delle più ampie celebrazioni del Giubileo. Il tema di quest'anno, Speranza, prende ispirazione dalla lettera apostolica Spes non confundit, in cui Papa Francesco riflette sulla speranza come forza di rinnovamento.
Yan Pei-Ming, artista di origini cinesi ma naturalizzato francese, è uno dei pittori più celebrati del nostro tempo. Noto per i suoi ritratti crudi ed espressivi, capaci di restituire il peso della storia e dell'esperienza umana, Yan Pei-Ming è stato scelto per inaugurare questo spazio unico.
Curato da Cristiana Perrella e commissionato dal Vaticano, il suo progetto, Oltre il muro - Regina Cœli, Roma, volge lo sguardo a Regina Cœli, un ex convento trasformato in carcere. Per secoli, le mura del Regina Cœli hanno custodito storie di reclusione, resilienza e umanità. Il sovraffollamento e un sistema frammentato ne definiscono il presente, eppure, all'interno di questo spazio, la vita resiste: si stringono amicizie, si instaurano routine, il tempo si dilata, la speranza si perde e si ritrova. Ed è proprio nel cuore di questo mondo complesso e spesso invisibile che si sviluppa Oltre il muro - Regina Cœli, Roma.
Per Yan Pei-Ming, il ritratto è sempre stato un atto di testimonianza. La sua opera spazia da figure anonime a icone storiche, ma qui i volti non sono quelli di imperatori, rivoluzionari o leggende della cultura pop. Sono, invece, quelli di Simona, un'agente di polizia penitenziaria che corre sulla spiaggia per schiarirsi le idee; Gaetano, un padre che si rilassa giocando a calcio; Roberto, un cuoco che prega per un futuro migliore; Solomon, un addetto alle pulizie arrivato in Italia alla ricerca di una vita oltre la guerra. Ogni volto racconta una storia che va oltre le statistiche della detenzione, oltre la rigidità del sistema giudiziario.
Allontanandosi dai suoi caratteristici dipinti a olio su larga scala, Yan Pei-Ming abbraccia la delicatezza e la trasparenza dell'acquerello, lasciando che la sua fluidità e immediatezza riflettano l'umanità dei suoi soggetti. A volte il pigmento si espande liberamente, rispecchiando il modo in cui l'identità si dissolve tra le strutture istituzionali; altre volte, le pennellate restano precise e catturano l'individualità irriducibile di ciascun ritratto. La mano di Yan Pei-Ming è al tempo stesso ferma e compassionevole, non offre assoluzione né condanna, ma piuttosto una silenziosa insistenza: Guarda. Vedi.
Oltre le mura del Regina Cœli, la città continua a muoversi, spesso ignara. Famiglie aspettano. Un sistema fatica a cambiare. E ora, grazie a Yan Pei-Ming, una serie di volti esortano a essere visti, non solo come detenuti o guardie, ma come persone, parte di una stessa umanità. Nel ritrarli, l'artista ha dato loro qualcosa di inestimabile: uno spazio che va oltre i confini del Regina Cœli, oltre il giudizio. Uno spazio per esistere.
Yan Pei-Ming
Oltre il muro - Regina Cœli, Roma, 2025
Acquarello su carta
Polittico (27 fogli), 110 x 80 cm ognuno
“Il mio lavoro è sempre orientato verso l'essere umano, l'uomo è al centro di tutto, l'elemento fondamentale del mio lavoro. Se mi chiedessero di creare un quadro astratto, non credo che potrei farlo: Mi interessa l'essere umano. Sono un pittore del nostro tempo e ritrarre la società appartata di un carcere mi sembra uno degli atti più simbolici di svelamento e una grande vera possibilità di portare loro speranza.”
Yan Pei-Ming, Gennaio 2025
Installation views: Yan Pei-Ming, Oltre il muro-Regina Cœli, Roma, 2025.
Foto: Francesco Gili.
Courtesy l'artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede, MASSIMODECARLO.
Single shots: Yan Pei-Ming, Oltre il muro-Regina Cœli, Roma, 2025, acquarello su carta, polittico (27 fogli), 110 x 80 cm ognuno.
© Yan Pei-Ming, ADAGP, Paris, 2025. Foto: Clérin-Morin.
Courtesy l'artista, Dicastero per l’Educazione e la Cultura della Santa Sede, MASSIMODECARLO.
Artista
Yan Pei-Ming è nato a Shanghai nel 1960; vive e lavora tra Digione, Parigi e Shanghai.
Fin dall'inizio della sua carriera Pei-Ming si è distinto per il suo interesse nei confronti della figura umana e della ritrattistica. Si è fatto conoscere a livello internazionale per le sue opere monumentali raffiguranti personaggi storici come Mao Zedong, il Buddha, il Papa e Bruce Lee, esplorando anche temi personali attraverso autoritratti e rappresentazioni della sua famiglia.
L’artista utilizza un pennello lungo e grande come un mocio per creare le sue immagini iconiche, stratificando i colori a olio ancora bagnati, a partire da una tavolozza di colori monocromatici a due toni bianco e nero o rosso e bianco.
Le opere di Yan Pei-Ming sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: National Gallery of Australia, Canberra; Heidi Horten Collection; S.M.A.K. Stedelijk Museum voor Actuele Kunst, Gand; Guangdong Museum of Art, Guangzhou; Shanghai Art Museum, Shanghai; Yuz Museum, Shanghai; Centre Pompidou, Parigi; Collection Lambert en Avignon, Avignone; Fondation François Pinault, Parigi; Fondation Louis Vuitton, Parigi; Fonds Régional d'Art Contemporain de Bourgogne, Dijon; Institut d'Art Contemporain, Villeurbanne; Le Consortium, Dijon; Les Abattoirs / FRAC Midi-Pyrénées, Toulouse; Musée d'Art Moderne de la Ville de Paris, Paris; Musée des Beaux-Arts, Dijon; Musée des Beaux-Arts, Rennes; Musée Paul Valéry, Sète; Collection Deutsche Bank, Frankfurt; Kunsthalle Mannheim, Mannheim; Museum Ludwig, Colonia; Banca Popolare di Bergamo, Bergamo; Collezione Fondazione San Patrignano, Rimini; GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo; MAXXI - Museo Nazionale delle Arti del XXI Secolo, Roma; The National Museum of Modern Art, Tokyo; Qatar Museums Authority, Doha; Sonje Museum of Contemporary Art, Kyongju; Wooyang Museum of Contemporary Art, Gyeongju; Centro de Arte Contemporáneo, Málaga; Voorlinden Museum, Wassenaar; Louvre Abu Dhabi Museum, Abu Dhabi; Academy of Arts, Honolulu; Honolulu Museum of Arts, Honolulu; The Hawai'i State Foundation on Culture and the Arts, Honolulu; TIA Collection, Santa Fe.
Le opere di Yan Pei-Ming sono state incluse nella Biennale di Lione (1997, 2000); nella Biennale di Venezia (1995, 2003); nella Biennale di Siviglia (2006); nella Biennale di Istanbul (2007); nella Biennale di Bangkok (2018).