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MASSIMODECARLO è lieta di presentare Moonshine Lullaby, la prima mostra personale di Nicole Wittenberg con la galleria. L’artista newyorkerse espone una nuova serie di luminosi paesaggi naturali e curvati dal vento.

Behind the hill
There's a busy little still
Where your Pappy's workin' in the moonlight
Your lovin' paw
Isn't quite within the law
So he's hidin' there behind the hill
Bye bye baby
Stop your yawnin'
Don't cry baby
Day will be dawning
And when it does
From the mountain where he wuz
He'll be coming with jug of moonshine
So count your sheep
Mama's singing you to sleep
With the Moonshine Lullaby

Irving Berlin
 

Nota per le sue precedenti opera rappresentanti scene erotiche e focalizzate sul corpo, Nicole Wittenberg si è dedicata alla pittura di paesaggi per evadere e allo stesso tempo ritrovarsi. Gli insegnanti le consigliavano di dipingere ciò che vedeva e chi era, e le sue prime serie ritraevano proprio questo, corpi femminili, e maschili, scene intime e sensuali di vita quotidiana. I corpi e le camere da letto dei suoi primi quadri l'hanno portata a dipingere sentimenti ed emozioni, respingendo la rappresentazione fisica del sé. "Ti è stato detto come pensare e come sentire, cosa è l'arte e cosa non è, e poi ti chiedi perché deve essere così?". Per Wittenberg, la pittura di paesaggi è uno scisma, un'estasi che l'ha guidata verso il suo vero io.

Le foreste sconfinate e gli alberi brillanti e scossi dal vento invitano lo spettatore ad avvicinarsi. Le pennellate veloci e intuitive ci immergono in un mondo naturale fatto di colori acidi e surreali. L'artista newyorkese si affida ai suoi occhi; ciò che vede, anche se cromaticamente in contrasto con la realtà, è rappresentato in modo veritiero e allo stesso tempo fantasioso. Wittenberg insegue una percezione della natura, prolungando una sensazione piuttosto che una visione. I colori vivaci esplodono dalle foglie degli alberi, i rosa infuocati e i verdi pungenti prendono il sopravvento, facendo emergere un paesaggio stravagante, indisciplinato, e al contempo emozionale. 

Ispirandosi alla dualità dell'identità ebraico-americana che ha caratterizzato l'America per secoli, Wittenberg, per questa serie, è stata particolarmente stimolata dalla figura di Irving Berlin, un iconico compositore russo-americano del XX secolo. Berlin, un immigrato ebreo arrivato negli Stati Uniti all'età di cinque anni, ha scritto alcune delle più famose canzoni americane, tra cui Moonshine Lullaby. Pur essendo affascinata dalla storia degli immigrati ebrei e dal modo in cui hanno definito uno stile nell'industria creativa americana, Wittenberg non è intenzionata a esplorare questa dualità culturale, ma piuttosto a sottolineare che "come le cose appaiono, e come vengono presentate, non è davvero come arrivano o come vengono create". Le canzoni di Berlin e le opere di Wittenberg condividono questa antitesi e questa velata verità. 

Sebbene l’artista sia incuriosita dalla dolce ninna nanna – Moonshine Lullaby - del compositore e dall'immaginario familiare che evoca, il lavoro di Wittenberg è anche informato dal movimento impressionista, dove angolazioni e sentimenti trasformavano scenari e oggetti ordinari in paesaggi psicologicamente intensi. In particolare l'artista americana fa riferimento alle composizioni non convenzionali e alla rappresentazione del movimento di Degas. Wittenberg ritrae i paesaggi attraverso un’angolatura inusuale e ristretta; le chiome degli alberi sono ritagliate e i tronchi abitano il primo piano delle tele, diventando soggetti solo apparenti delle opere. Il protagonista della serie di Wittenberg, infatti, non è il paesaggio bucolico e sempreverde, ma piuttosto le emozioni e le sensazioni che la natura risveglia in lei. 

"Interpreto l'immagine come un sentimento", dice l'artista. Wittenberg ha vagato per queste foreste, ne ha osservato le luci, i movimenti e i colori, ne ha ascoltato i suoni e i fruscii, ne ha assorbito l'energia e l'ha riversata sulla tela.

Moonshine Lullaby è un archivio visivo di emozioni ed esperienze che celebra la natura incontaminata del Maine. Wittenberg ha trovato ispirazione nelle vaste foreste, nelle zone umide e incontaminate, nelle aspre montagne che caratterizzano questa regione del Nord-Est. Indomita ed emotiva, la bellezza naturale del Maine è colta da Wittenberg attraverso rapidi studi a pastello, della durata massima di 20 minuti. L'artista, dipingendo en plein air, come facevano gli impressionisti, cattura momenti fugaci e ritrae il fascino ancestrale dell'umanità nei confronti della natura. 

Traducendo i sentimenti in dipinti, l'opera di Wittenberg, con i suoi toni avvolgenti e i suoi colori vivaci, emana un senso di rassicurante familiarità. La natura dell'artista ci accompagna in una realtà onirica, cullandoci alla luce del tramonto.

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